Territorio - 23 settembre 2023, 13:22

Taglio del nastro per la nuova sede di Coinger: «Un patrimonio delle nostre comunità»

FOTO E VIDEO. Inaugurata a Jerago con Orago la “casa” della società che si occupa di igiene urbana in 22 Comuni. Presenti parlamentari, forze dell’ordine ma soprattutto tanti sindaci in fascia tricolore. «La nuova sede ci permetterà di affinare e migliorale il servizio all’utenza», ha sottolineato l’amministratore unico Ginelli

Taglio del nastro per la nuova sede di Coinger: «Un patrimonio delle nostre comunità»

Parlamentari, forze dell’ordine ma soprattutto tanti sindaci in fascia tricolore per l’inaugurazione della nuova sede di Coinger a Jerago con Orago. D’altra parte, come ha sottolineato l’amministratore unico Giorgio Ginelli, «questa società è patrimonio delle comunità locali».
E «questa è la casa della grande famiglia Coinger», ha rimarcato il presidente dell’assemblea dei sindaci Mauro Croci.
Al taglio del nastro in via IV Novembre, oltre a tanti amministratori locali, questa mattina c’erano il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, l’eurodeputata Isabella Tovaglieri, il senatore Alessandro Alfieri, il deputato Stefano Candiani, il presidente della Provincia di Varese Marco Magrini. Tra i numerosi presenti, anche la vicesindaco di Varese Ivana Perusin e Claudio Milanese, presidente Econord.

Un lungo cammino

Nel suo intervento, l’amministratore unico Ginelli si è soffermato sul tema centrale della tariffa puntuale di bacino che interessa i 22 Comuni che fanno riferimento alla società che si occupa di igiene urbana. Definendola il «frutto della determinazione nel perseguire l’obiettivo di un servizio ambientali innovativo e di assoluta valenza».

Per poi precisare che la nuova sede «non è solamente un luogo fisico migliore per lavorare, ma rappresenta il simbolo dei nostri valori e della nostra visione di azienda che eroga un servizio pubblico in spazi funzionali e accoglienti per favorire il contatto con i cittadini e le aziende. La nuova sede ci permetterà di migliorare e affinare il servizio all’utenza».

Il presidente dell’assemblea dei sindaci Croci, in quella che ha definito «la casa della grande famiglia Coinger», ha puntato sull’importanza degli enti locali: «Il ruolo dei Comuni soci è fondamentale. L’assemblea esercita un’influenza determinante sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative dalla società». Tra questi, ha ribadito, c’è l’avvio del progetto della tariffa puntuale di bacino: «Un cambiamento epocale per le nostre comunità».

Fabrizio Taricco, già amministratore unico prima di cedere il testimone a Ginelli, non ha voluto nascondere che «questa sede, la quinta, in passato è stata motivo di discussione. Chi non ha la capacità di lavorare insieme non è più in Coinger». Ci sono stati contrasti e addii, «ma Coinger va avanti ancora più forte».
Taricco ha ripercorso le tappe che dal 1965 a oggi hanno portato alla crescita di questa realtà, che da consorzio è diventata Srl «per garantire ai cittadini il miglior servizio possibile».

Il plauso delle autorità: «Un modello»

L’inaugurazione odierna e, più in generale, il percorso della società hanno ricevuto il plauso delle autorità politiche a più livelli. Il governatore Fontana ha evidenziato che «la sede è realizzata nel rispetto dei principi più moderni della sostenibilità. Questo stabile va nella direzione giusta, la stessa che Regione Lombardia ha intrapreso: tutte le politiche devono essere improntate alla sostenibilità».

«Un progetto virtuoso di cui mi farei volentieri portatrice a Bruxelles – ha affermato l’eurodeputata Tovaglieri – e che dà la cifra di come risorse umane quali competenza, esperienza, professionalità e buona politica creino meccanismi virtuosi al servizio della collettività. Quando la sostenibilità ambientale trova riscontro in quella sociale ed economica diventa un fattore di competitività».

Il senatore Alfieri, di ritorno dall’Assemblea generale delle Nazioni unite, ha definito quella di Coinger una «esperienza di successo partita da sei comuni che è poi diventata un modello. E funziona perché c'è stima reciproca tra gli amministratori, al di là dei colori politici».

«Iniziative come questa altrove sono impensabili – ha aggiunto l’onorevole Candiani –. In provincia di Varese c’è un elevato senso civico e di comunità. Questi sono punti di arrivo ma anche di partenza, e possono essere di esempio per altri».
Dopo la benedizione del vicario episcopale don Franco Gallivanone, taglio del nastro con i sindaci in fascia tricolore.

Riccardo Canetta

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