Una brava persona, allegra, solare, sorridente, sempre una buona parola per tutti. E anche un maratoneta straordinario. Così gli amici dell'Atletica San Marco ricordano Alfio Torre, 46 anni. Avrebbe dovuto partecipare anche lui ieri sera alla corsa di Sacconago.
Invece la sua “corsa” si è interrotta in un terribile incidente l’altra notte all’incrocio tra viale Toscana e viale Boccaccio. Non si conoscono le esatte dinamiche dell’incidente, forse dovuto a un colpo di sonno. Di certo nessuno mai avrebbe immaginato che il nome di quel compagno sempre attivissimo nella società, che anche alla sera tardi dopo il turno di lavoro all’aeroporto di Malpensa faceva sempre una scappata in sede, che non si perdeva mai una gita della società, venisse pronunciato proprio ieri sera per un motivo così drammatico.
Solo una settimana fa aveva partecipato alle esequie dell’amico sanmarchino Alessandro Mescia, deceduto per una caduta in val Sermenza. Increduli gli amici, in primis il presidente Marco Clivio: «Era un nostro socio molto affezionato. Sempre attivissimo, disponibile, solare, espansivo, gli piaceva stare in compagnia, molto allegro e positivo».
Anche Enrico Traietta, presidente per nove anni, ne ricorda l’allegria e la solarità: «Un amico vero – commenta – Quando era in un ambiente, lo riempiva con la sua gioia. Una persona squisita, buona, con il sorriso per tutti. Ed era anche un atleta molto forte: nelle maratone le prestazioni erano sempre ragguardevoli, meno di tre ore per un amatore è davvero un risultato eloquente». E aggiunge sui social: «Non ci possiamo credere, non ci vogliamo credere e non possiamo accettarlo. Non ti dimenticheremo mai. Non dimenticheremo mai i bellissimi momenti assieme, pieni della tua allegria. Ci mancherai».
La salma di Alfio Torre riposa alla Sala del Commiato dei Fratelli Ferrario in via Marco Polo 14 a Busto Arsizio.
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