Eventi - 28 agosto 2023, 14:30

“I Solisti Veneti per il Fai” nei Beni di Varese e provincia: giovedì 31 agosto primo concerto a Villa Panza

L'Orchestra diretta da Giuliano Carella proporrà al pubblico l’esecuzione integrale dell’opera magistrale di Antonio Vivaldi: “L’Estro Armonico”. Appuntamento alle ore 21 nel magico scenario di Villa Panza

“I Solisti Veneti per il Fai” nei Beni di Varese e provincia: giovedì 31 agosto primo concerto a Villa Panza

Dopo l’inaugurazione del 18 luglio a Villa dei Vescovi di Luvigliano di Torreglia (PD), il festival itinerante de “I Solisti Veneti per il FAI”, giunto quest’anno alla sua quarta edizione, si protrarrà nei mesi di agosto e settembre nei Beni del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano di Veneto, Lombardia e Piemonte.

Inossidabile ormai la collaborazione tra il FAI e la storica orchestra dei Solisti Veneti per un programma all’insegna della comunione e del dialogo tra le Arti, dove architettura, paesaggio, storia, arte si uniscono alla musica per una esplosione di bellezza.

Il ciclo concertistico consolida la forma itinerante proponendo al pubblico dei programmi musicali che rispecchino, illuminino e attualizzino l’eredità culturale e naturale di monumenti e parchi fra i più belli d’Italia.

Magici scenari dove ascoltare le straordinarie esecuzioni de I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella saranno per la Lombardia Villa e Collezione Panza a Varese, Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno, Villa Necchi Campiglio a Milano, Palazzo e Giardini Moroni a Bergamo e per il Piemonte Castello e Parco di Masino a Caravino (TO).

Una tournée che si aprirà il 31 agosto per chiudersi il 19 settembre all’insegna della grande musica.

Nei Beni FAI dell’Insubria, il primo appuntamento è a Villa e Collezione Panza a Varese giovedì 31 agosto alle ore 21 quando I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella proporranno al pubblico l’esecuzione integrale dell’opera magistrale di Antonio Vivaldi: “L’Estro Armonico”.

In questa prima serata verranno eseguiti i Concerti del Primo libro. Si tratta del Concerto in re maggiore n. 1 per quattro violini, violoncello, archi e basso continuo; Concerto in sol minore n. 2 per due violini, violoncello, archi e basso continuo; Concerto in sol maggiore n. 3 per violino, archi e basso continuo; Concerto in la minore n. 6 per violino, archi e basso continuo; Concerto in la maggiore n. 5 per due violini, archi e basso continuo; Concerto in mi minore n. 4 per quattro violini, archi e basso continuo.

Dichiara il Maestro Carella: “Quest’Opera fa parte della storia della musica ma anche della storia di questa Orchestra che negli anni l’ha portata nelle sale, nei negozi di dischi, nelle radio e televisioni di tutto il mondo”.

Come ebbe a scrivere Claudio Scimone, “l'Opera Terza L’Estro Armonico di Antonio Vivaldi (pubblicata ad Amsterdam dal famoso stampatore francese Estienne Roger nel 1710/11) è la sua prima raccolta di Concerti strumentali ed è uno di quei grandiosi capolavori a segnare una svolta radicale nella storia della musica, imprimendole un radicale nuovo corso.

Portando a compiuta affermazione una forma musicale veneziana, il Concerto solistico in tre tempi (talora con un'Introduzione) che dominerà la storia della musica fino ai giorni nostri.” Sottolineava ancora Scimone che “per un veneto la parola estro significa "fantasia accesa", così per Vivaldi Estro Armonico stava a sancire una "fantasia scatenata nella materia musicale".

In quest'opera, splendente di una creatività infuocata che si rinnova continuamente, dalla prima all'ultima nota, l'estro del compositore investe le strutture tecnico-formali del mondo musicale precedente, le incendia, le dilata, le scardina, le trasforma e, contemporaneamente, le plasma armonicamente, le nobilita e infine le glorifica, ponendo la base di strutture nuove ed elevando la personalità di un solo musicista: il solista. Da questo momento al vertice del discorso orchestrale.

c. s.

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