Ieri... oggi, è già domani - 13 agosto 2023, 06:00

"ul gerlu dul Mudestèn" - la gesta del Modesto

Evidentemente (lo certifica il nostro Giusepèn), il signor Modesto era di …. dimensioni ridotte, quindi gli sta bene il vezzeggiativo.

"ul gerlu dul Mudestèn" - la gesta del Modesto

Già dal titolo, si evince la sostanziale differenza del lessico del Dialetto Bustocco da strada, con l'italiano: "ul gerlu" con genere maschile con "la gerla" con genere femminile. Poi, si cita il signor Modesto (nome proprio di persona) con un diminutivo. Evidentemente (lo certifica il nostro Giusepèn), il signor Modesto era di …. dimensioni ridotte, quindi gli sta bene il vezzeggiativo.

Cito ora, di sana pianta, taluni passi della "panzanica in linguaggio Bustocco" di Carlo Azimonti, un autorevole Personaggio di casa nostra che ha pubblicato per i tipi delle Arti Grafiche Bustesi, nel 1957 l'omonimo libro. Con quale scopo? Semplicemente per dimostrare come la Lingua Bustocca si trasforma in base ai suoi abitanti e come talune parole in uso alle persone "studiate" sono differenti da quelle usate dalla gente normale: chi ha studiato poco e chi non ha potuto proseguire gli studi. Ed è ciò che noi definiamo Dialetto Bustocco da strada.

Ecco dunque la "panzanica" che comincia con un succinto dialogo fra chi offre il Lavoro e chi lo svolge. "Fieu sutt'a la svèlta a menà i man, s'èm da dispidissi pàa fèn  dal salmàna! Sa finissam par giuvidi da disluà, sàbat da sia a fèm rustisciàna par tucci" - ecco ora la stessa frase col Dialetto Bustocco da strada: "fioeu suta a la svelta a menà i man, sèm da dispidissi pàa fen dàa semana!" poi c'è "giuidi" per "giuvidi" e "tuci" per "tucci". Sfumature? può darsi, ma vedete come uno studioso, tal è Azimonti Carlo colloca nel suo narrare, parole spurie rispetto all'autenticità del Dialetto da strada?

"Aa rustisciàna, àa rustisciàna; uh, chichina 'ma l'è bona" La "rustisciàna" di solito si mangia nei giorni che precedono il Santo Natale, quando si "preparano" capponi e pollame vario che "offrono" le cosiddette "minuzzi" vale a dire i fegatini, le interiora, con tanto di bargigli dei galli. Il tutto viene cotto ben bene ed ecco pronto un piatto tipico della Cucina Bustocca.  Qui c'è un "chichina" che somiglia molto a un vezzeggiativo, ma che non so dare un'impronta specifica del suo significato etimologico.

"Uèih, viòltar birichiti, cumenzè non a fularmàssi, se da non ul sfuià al va innanzi pù e àa rustisciàna  lu vidì dadrè dul gòmudu" quel "uèih" mi sembra troppo "ricercato" o "forbito" per un semplice "uehi" per dire "voialtri" in termine amichevole. "birichiti" è l'italiano birichino e "cumenzè" è per niente Bustocco "da strada" che invece suona meglio col "cumencè". Poi c'è il "sfuià" che significa "sfogliare la pannocchia" e "dadrè dul gòmudu" (dietro al gomito) è tipico del linguaggio rurale che predilige al "gòmudu" il semplice "gomitu".

"Giùstu, pà 'Ngiulèn, al sàa giustùa ùa da  da paegià 'l gèelu, pulidu, bèl nèttu" (quel "giustùa" è unica parola composta da "giusta" e "ora" che nel Dialetto Bustocco da strada, non si usa. Si può dire "l'è ua bona" oppure l'e l'ua giusta", ma il "giustùa" somiglia a una forzatura lessicale impropria). La traduzione dell'intera frase è: "Va bene, padre Angioletto, è il tempo giusto per preparare la gerla colma di pannocchie, ben pulite" - "Oh, gh'è tempu, un dì prima l'è assè!" la traduzione è "oh, c'è tempo, un giorno prima è abbastanza", ma nella stesura originale ci sono errori grammaticali che non possono essere scambiati per refusi. Cioè: "gh'è" non esiste, ma per dire c'è è sufficiente un "ghe", poi si legge "l'è assè" invece di "l'e se" per è abbastanza.

Il dialogo continua tra "alti e bassi" di Linguaggio Bustocco "milanesizzato" e il lavoro di "disluà" va a buon fine. "ul gerlu al s'à svoia" (la gerla si svuota) e la "rustisciàna" è pronta per essere … appetita. Giusepèn liquida il discorso con un onesto"nogn, m'a tacàn al bucèen da Nocino" (noi ci attacchiamo al bicchierino di Nocino). E, come dicevano gli antichi "a lassàl voei" (a lasciarlo vuoto) che è un modo elegante per dire …. "beviamo"!

Gianluigi Marcora

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU