Busto Arsizio - 01 agosto 2023, 20:14

Novità d’autunno al Sociale: arriva la scuola di teatro

Il progetto nasce dall’incontro di Educarte con Federico Grassi, che sarà il Direttore Artistico dell’accademia, come piace definirla a lui: «Voglio che la gente impari un mestiere e ad “usare” gli attrezzi da lavoro: corpo, mente, psiche»

Sabato 16 settembre ci sarà un open-day da aggiungere alla lista: la scuola di teatro al Sociale-Delia Cajelli di Busto Arsizio. L’appuntamento è per le 16 nella sala Grande del Teatro, i corsi si svolgeranno invece nel Ridotto dedicato a Pirandello.  
 
L’idea della scuola è nata dall’incontro tra Educarte con Federico Grassi, che dalla scorsa stagione è direttore artistico della stagione prosa e della rassegna “Giornate Pirandelliane” al Teatro sociale “Delia Cajelli”. Saranno 4 i corsi di studio dell’anno accademico, che durerà circa 7/8 mesi: tecniche di recitazione, bioenergetica ed espressione corporea, direzione ed impostazione della voce e regia.  
 
Anche la scelta della sala dove ci sarà scuola non è causale, perché il Ridotto “Pirandello” ha una sua storia, una sua evoluzione dalla nascita del teatro nel 1891, passando per la trasformazione in cinema nel 1955 in cui è stato reso inaccessibile, fino al recupero di Delia Cajelli e alla sua inaugurazione come sala prove del Teatro dedicato a Pirandello.

Una storia che sta a cuore a Daniele Geltrudi di Educarte e che vuole mantenerla visibile: «L’interno del Ridotto con il lacerto del cielo dipinto, la cabina di proiezione inserita da Cavallè mantenuta ma frattizzata con del cemento grigio a vista e, infine, l'impianto scenico “prospettico” appoggiato alla cabina e realizzato in stucco nero non cerato e con un soffitto e un nuovo pavimento in legno industriale nudo».  
 
Federico Grassi, sarà il direttore artistico della scuola, con una grandissima esperienza alle sue spalle (nel file in fondo), che sul suo nuovo incarico ha detto: «Lo ricevo con orgoglio ma anche come un grande onore, perché è un lavoro impegnativo. Il ruolo del direttore artistico, nella prosa ad esempio, non è solo quello di fare un elenco di titoli, ma bisogna dare un profilo e un’identità culturale, in questo caso teatrale, all’azione che si fa».  
 
«Ho creduto fosse opportuno dare a questa scuola un profilo squisitamente accademico, nel senso che verranno insegnate quelle che saranno le discipline fondamentali dell’attore. Quegli strumenti che servono a formare l’attore, che usa il proprio corpo, la propria psiche, la propria psicologia, la voce come forma di espressione. Deve saper affinare questi strumenti per essere incisivo e saper fare un mestiere, perché fondamentalmente lo è, quindi che si impari l’accademia e l’artigianato», ha spiegato con le idee molto chiare Grassi.  
 
«Poi ognuno deciderà di fare di questa accademia quello che vorrà, ma dopo. Dopo inventerà il proprio il linguaggio, lo attualizzerà, aggiornandosi continuamente, modernizzandosi. Ma tutto questo lo si potrà fare quando si ha il bagaglio di quello che è la struttura accademica».  
 
I corsi saranno dedicati a due tipologie di persone, che avranno gli stessi contenuti ma due carichi di impegno, ovviamente, diversi: uno per chi vorrà utilizzarlo come avviamento professionale, che probabilmente avrà luogo tre volte a settimana e prevedrà degli obblighi, e uno per chi lo vorrà utilizzare come arricchimento personale, che avrà luogo due volte a settimana e senza obblighi.  
 
A questi si affiancheranno delle masterclass “una tantum” intensive dedicate a chi ha già esperienza nel settore, che si terranno nei weekend, dirette da personalità del panorama teatrale nazionale come Mamadou Dioume, Luca Lazzareschi, Alberto Oliva e, anche se a detta sua tra questi nomi sfigura, Federico Grassi.  

Files:
 Scuola di Teatro Delia Cajelli (249 kB)

Michela Scandroglio