«Abbiamo lottato fino all’ultimo voto per fermare la furia ideologica di chi minaccia l’agricoltura e la pesca nei nostri territori, in nome di un ambientalismo autolesionista e incompatibile con la realtà. Purtroppo l’impegno della Lega in commissione a Bruxelles e poi nella plenaria di Strasburgo non è bastato per affossare la proposta di legge sul ripristino della natura, che prevede di destinare porzioni di terreni coltivati e di fiumi alla ricostruzione degli ecosistemi, sottraendoli alle attività agricole e ittiche, con danni incalcolabili per questi settori».
Così l’eurodeputata bustocca della Lega Isabella Tovaglieri, componente della commissione Industria del Parlamento europeo.
«La richiesta di rigetto del provvedimento proposto dalla Commissione europea è infatti stata respinta per soli 12 voti, dimostrando ancora una volta lo sfaldamento della maggioranza Ursula, sempre più divisa e in difficoltà sui provvedimenti bandiera del Green Deal.
La partita però non è definitivamente chiusa: ci prepariamo a riprendere la nostra battaglia nella prossima legislatura, quando potremo contare, come auspichiamo, su una maggioranza meno ideologica e più lungimirante. Il nostro obiettivo è la tutela delle oltre 50 mila aziende della Lombardia, prima regione agricola d’Italia, e in particolare delle 1.600 imprese della provincia di Varese, che operano nell’agricoltura, nella silvicoltura e nella pesca con standard ambientali e di qualità già molto alti. Intendiamo affrontare le sfide che riguardano il territorio e l’ambiente con un approccio diverso da quello usato finora, coinvolgendo per la prima volta gli operatori del settore, e ponendoci obiettivi realistici che salvaguardino al tempo stesso la natura, le imprese e il lavoro».