Con l’acquazzone della scorsa settimana, Borsano è finita ancora una volta a mollo (leggi qui). Non è una novità: ogni volta che si verificano piogge particolarmente intense, alcune zone del quartiere di Busto Arsizio – in particolare quelle nei pressi della chiesa e del cimitero – devono fare i conti con disagi importanti.
Alla luce della situazione verificatasi lo scorso 6 luglio e delle diverse lamentele pervenutegli, accompagnate dalla richiesta che l’amministrazione si attivi per individuare una soluzione che ponga rimedio quantomeno alle situazioni più gravi, il consigliere comunale del gruppo misto Emanuele Fiore, borsanese, ha protocollato una mozione ad hoc.
L’esponente di minoranza fa notare che i fenomeni di precipitazioni intense e repentine, a causa del cambiamento climatico, «sono sempre più frequenti e talvolta si tratta di vere e proprie “bombe d'acqua” che provocano allagamenti consistenti».
Un esempio se n’è avuto lo scorso 6 luglio a Borsano, quando si è verificato «l’ennesimo allagamento di via San Pietro che, in questi casi, diventa un vero e proprio fiume d’acqua che non solo causa disagio alla circolazione, ma, riversandosi negli scantinati delle abitazioni circostanti, anche danni alla proprietà privata a cui i cittadini devono far fronte con non poche difficoltà anche dal punto di vista economico».
Un problema annoso che Fiore vorrebbe si riuscisse a risolvere o quantomeno a “tamponare”. Con la sua mozione, si intende dare mandato al sindaco Emanuele Antonelli e alla giunta di «prevedere una costante e puntuale pulizia dei tombini con utilizzo di macchinari idonei muniti di videocamera, in modo da tenere sempre sotto controllo il deposito del materiale di scarto sul fondo».
Nonché di «attivarsi per l’individuazione e la messa in opera di interventi strutturali che favoriscano il deflusso delle acque quali, solo a titolo di esempio, griglie e/o canaline di scolo o altre opere idonee da effettuarsi, nel caso di via San Pietro a Borsano, anche nelle vie adiacenti, visto che il deflusso delle acque parte da viale Boccaccio e, percorrendo via Della Ricordanza e piazza Gallarini, confluisce in via San Pietro».
Fiore cita anche i sottopassi, invitando a prevedere ulteriori «soluzioni alternative di tipo tecnologico quali, solo a titolo di esempio, sistemi di monitoraggio e di allarme».
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