Il progetto della nuova piscina di Legnano (LEGGI QUI) penalizza troppo l’attività agonistica. A stendere il cahiers de doléance sono in primis genitori e allenatori. Quel piano riduce le corsie: il che non è direttamente proporzionale al numero degli atleti che sta crescendo in modo esponenziale.
Già qualche anno fa, con la sola Rari Nantes ad usufruirne, lo spazio acqua era insufficiente; ora che anche il Team Legnano Nuoto vanta 180 atleti cui vanno aggiunti sincronette, pallanuotisti e master, è ancora peggio. Senza dimenticare la società Amga Sport. E per il futuro le preoccupazioni sono tante. Troppe.
Esprime perplessità l’allenatore del Team Legnano Nuoto, Roberto Merlo. «Il progetto ripresenta la situazione precedente con otto corsie destinate all’attività agonistica e quattro da un 1.20 metri alla scuola nuoto – sottolinea – Lo spazio era già inadeguato negli anni 2008-2010 quando c’era la Rari Nantes. Ora la società è cresciuta in maniera esponenziale. Significa che dovremmo forse negare ai ragazzi l’attività agonistica? Poi, altro punto dolente, le tribune. Il progetto prevede una riduzione dello spazio destinato alle tribune: prima ce n’era una da 350 posti e un’altra da un centinaio. Ora se ne prevede una da 200. Il che scoraggia l’organizzazione di eventi, tra l’altro molto importanti per gli introiti di una società». C’è di più, manca una palestra. «Non è stata presentata una palestra indispensabile per l’attività “a secco” fondamentale per gli atleti – prosegue – Se il Comune vuole fare passare che hanno tenuto conto le esigenze dell’attività agonistica, questo progetto non rispecchia proprio queste necessità».
A questo si aggiunge anche il problema della vasca scoperta. «Per l’estate è prevista una vasca da 50 metri con quattro corsie – spiega una mamma di tre agonisti – perché l’altra parte sarà destinata ad attività ludiche (con un’altezza di 30 cm) per i bambini e un’altra parte servirà a creare un’area relax per gli adulti. Così centottanta atleti del Team Legnano Nuoto cui vanno aggiunti gli atleti del sincro e della pallanuoto e tre squadre master tra cui i Nuotatori del Carroccio, i Nuotatori legnanesi e i master della Rari Nantes, non riescono a svolgere l’attività. Insomma, noi vorremmo puntualizzare il nuovo progetto. La nuova piscina è la morte dell’agonismo e Legnano è un polo di eccellenza da decenni. Oggi poi ci sono piccoli campioni che si qualificano in competizioni nazionali e internazionali. In queste condizioni non ci si può allenare ad alto livello».
Anche le tempistiche destano perplessità. «Si parla del termine dei lavori con il 2026 – precisa un’altra mamma – E questa data non è dietro l’angolo: il futuro è molto incerto. Inoltre hanno previsto l’ingresso su viale Toselli, molto frequentato, per non parlare del periodo del luna park. E che dire della tensostruttura in cui nuotano i ragazzi? In inverno l’acqua è gelida e in estate non si può aprire». Insomma «il progetto va rivisto. Così non va per il nuoto agonistico».