Gallarate - 23 giugno 2023, 14:54

No all’ospedale unico, senza se e senza ma

Petizione on line promossa da uno dei comitati contrari alla struttura che dovrebbe sorgere a Beata Giuliana. Osvaldo Bossi: «Per noi serve risanare i nosocomi di Busto e Gallarate. E occorre riconoscere la professionalità dei lavoratori»

No all’ospedale unico, senza se e senza ma

Fra le realtà che si stanno mobilitando intorno alle questioni della sanità e della salute, a Gallarate e dintorni, non poteva mancare il comitato “Stop ospedale unico”. Che, sull’argomento, ha lanciato, anche, una petizione on-line su change.org, con uno slogan perentorio: “Adesso basta! Giù le mani dalla sanità pubblica”.

Il Comitato (da non confondersi con l’altro, attivo sul territorio, “...per il diritto alla salute”) riassume la propria posizione in quattro no (appunto all’ospedale unico, alla trasformazione dei pazienti in clienti, alla “speculazione e al profitto sulla salute”, alla sanità privata) e tre sì (alla riqualificazione degli ospedali esistenti, allo sviluppo della rete ospedaliera pubblica e della medicina territoriale, al riconoscimento della professionalità dei lavoratori). Schema al quale si aggiunge la convinzione che sia necessario dirottare i fondi stanziati per realizzare l’ospedale Busto/Gallarate al risanamento dei nosocomi attualmente in funzione. I promotori della petizione auspicano anche unità d’intenti  fra comitati. «Sono deboli o addirittura ipocrite - si rimarca nel testo della raccolta firme - tutte quelle posizioni che non dicono chiaramente no all’ospedale unico ma ne fanno un problema di collocazione (vedi osservazioni alla Vas – Valutazione ambientale strategica) e di quelle formazioni politiche che prima erano favorevoli all’ospedale unico e ora sono per il no o per il “ni” a seconda della convenienza o della collocazione politica».

Osvaldo Bossi, esponente della Federazione di Varese del Pci, promotore della petizione, ricorda: «La contrarietà all’ospedale unico risale indietro nel tempo: era chiaramente espressa già nel 2016, all’epoca della mia candidatura a sindaco di Gallarate. Allora l’ospedale unico era praticamente in tutti i programmi, mentre noi eravamo per riassettare le strutture esistenti. Stessa posizione di oggi, con una considerazione in più: mettersi a ragionare sulla Vas significa, di per sé, aprire alla possibilità dell’ospedale unico, quando invece ne servono due. Ovviamente non abbiamo un “obiettivo 100mila firme”. Ma dobbiamo farci sentire, dobbiamo sensibilizzare.

Stefano Tosi

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