Ieri... oggi, è già domani - 13 giugno 2023, 06:00

"giugn e lùi …a tera l'à bui" - giugno e luglio … la terra bolle

"na olta" (una volta) quel "giugn e lùì a tera l'à bui" aveva un significato concreto

"giugn e lùi …a tera l'à bui" - giugno e luglio … la terra bolle

E' quasi una presa in giro, dire oggi che "giugno e luglio, la terra bolle". In verità, Giusepèn aveva commentato col Dialetto Bustocco da strada, con un semplice "ul tempu l'e drè ciapami pa'l cu" che letteralmente vuole significare "il tempo ci sta prendendo in giro". "na olta" (una volta) quel "giugn e lùì a tera l'à bui" aveva un significato concreto: manifestava l'Estate nella sua interezza, col caldo, dopo una Primavera piovosa e squarci di cielo limpido; con la campagna che germogliava e col "magencu" (maggenco), tipico granoturco che maturava a maggio.

Oggi, non è più così. Di "maggenco" neanche a parlarne e del granoturco "ga ne sempàr menu" ce n'è sempre di meno …. vuoi pure per certi spazi occupati dall'edilizia e per "certi ciapi da tera" (certi pezzi di terra) non più coltivati.

Giusepèn ci tiene a dire che "i ciapi da tera" hanno nulla da parificare alle "chiappe" e nemmeno si riferiscono a "insalata e ciapi" dove nel contesto, qui, "ciapi" è riferito alle uova sode.

La mescolanza di certi "detti" è palese in molte …. spigolature; segno che si tesorizzavano pure i vocaboli, per utilizzarli sotto differenti aspetti. Quindi, "ciapi" per uova sode e per appezzamenti di terra. Poi, per indicare un'aiuola del giardino, si diceva "ciapèn da tera" quale riduttivo di spazio e sempre rappresentato dallo spazio dedicato alla coltura.

Da non dimenticare (lo ribadiscono quasi in coro, Giusepèn e Maria), il "tormentone" spesso usato per schernire i Bustocchi: quel "du oei 'nduii in du aqua d'Uona" che è pure uno scioglilingua: "due uova indurite (sode) nell'acqua del Fiume Olona". Qui, l'errore è evidente. Ed è perciò che ai Bustocchi piace poco. E' irreale. Pensate alle "due uova" …..indurite (come indurite?) nell'acqua del Fiume Olona. L'acqua dell'Olon, NON è bollente e per arrivare alle "uova indurite" si deve avere bisogno del fuoco che renda bollente l'acqua e non certo …. quella del Fiume Olona.

Giusepèn, sotto la palese attenzione di Maria, biasima pure certe prese di posizione di pseudo-Bustocchi che addirittura fanno "segni" di sapere, ma che incorrono in corbellerie lessicali e pure paradossali, sino a "usare" termini "milanesizzati" spacciati per Lingua Bustocca.

L'errore sostanziale di costoro è rappresentato da una loro sbagliata convinzione. Dicono di avere "studiato" il Bustocco a partite dai venti o trenta o forse più, avanti negli anni. La differenza con chi (invece) ha sempre parlato il Bustocco, con i suoi familiari e i suoi conterranei che parlavano Bustocco, fa la differenza tra i soggetti. D'accordo il Vocabolario (meritorio, peraltro) che specifica il giusto accento (per chi scrive) da apporre alle parole, ma l'autentico "Vocabolario" è quello non scritto. Vale a dire, è la "parlata" coi giusti accenti collocati al giusto posto, col significato inappellabile.

Un solo esempio: "andò a pruedi" significa "andare a far la spesa", ma il "pruedi" Bustocco, lo si traduce col "provvedere" italiano. Qui, come si legge il "provvedere?" il Bustocco lo dice come è scritto più sopra, mentre la dizione in ITALIANO è provvedere con l'accento sulla prima E e non altrimenti.  Questa (forse) è una delle ragioni che la gente (i Lettori) amano i nostri libri sul Dialetto Bustocco da strada che analizzano la "Parlata Bustocca" sugli esempi trasmessi oralmente , proprio perché, anche i libri di insigni "maestri Bustocchi" ricalcano la loro … italianizzazione che con l'idioma indigeno hanno nulla (o quasi) da spartire. Con "ul Giusepèn" e ora col "Giusepèn e Maria" c'è una  ENORME esperienza di autenticità della nostra Lingua.  So di certi-uni che si definiscono "puristi", non sono d'accordo, ma il mio MAESTRO Giusepèn è in grado benissimo di smentirli (e l'ha già fatto con altre nostre Pubblicazioni) e …. adesso uso un detto preso a prestito dal mondo dello sport "i Bustocchi siamo noi" …. gli altri studiosi  hanno mescolati Lingue "fueste" (forestiere) spacciandole per Dialetto Bustocco …. noi ci aggiungiamo Dialetto Bustocco da strada; l'autentico e l'originale!

Gianluigi Marcora

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