Non mi rendevo conto di come "Giusepèn e Maria" nel giro di una settimana dalla sua Presentazione presso la Galleria Boragno in via Milano 4 a Busto Arsizio, a opera della brillante Francesca Boragno e della vivace, vice-Sindaco, Dr.ssa Manuela Maffioli, abbia superato notevolmente la vendita delle copie del mio recente libro, rispetto a "ul Giusepèn" di dure anni fa.
Ho provato a chiedermelo (è vero) e non trovavo la risposta "giusta" per commentare l'evento. Ho pure ripreso i due libri, per confrontarli: stesso numero di pagine - stesso impegno nella accurata ricerca di due anni - società Patriarcale "ul Giusepèn" - società Matriarcale "Giusepèn e Maria".
Poi, un'attenta Lettrice mi ha scritto e mi ha "svelato l'arcano"; nel senso che mi ha posto la "soluzione" sotto il naso e anche lì. ho provato a sentire qualche amico che benevolmente ha voluto commentare i due libri. E, questa "soluzione" ve la propongo. Mi sembra la più convincente e la ritengo giusta per valorizzare "Giusepèn e Maria" rispetto a "ul Giusepèn". Consentitemi una premessa …. ogni "scarrafone è bello a mamma soia" (qui si può leggere … io amo in eguale misura i libri che scrivo), ma non discuto certo, il "gusto" del Lettore.
"Giusepèn e Maria" contiene un numero congruo di foto in bianco e nero che esaltano le peculiarità di Busto Arsizio; la mia città che amo visceralmente (dite ciò che vi pare, ma Busto Arsizio è dentro il mio cuore) … .tutte le altre città sono "belle e brave", ma al primo posto c'è la "mia" Busto Arsizio.
Le foto rappresentano una scelta, fra dieci volte tanto ed è stata l'idea dell'Editorialista (colui che ha curato l'intera Edizione grafica) di inserire nei racconti, foto che esaltano il racconto stesso e che offrono la misura di come la città si è evoluta, con tanto di foto che catechizzano i Personaggi che hanno visitato Busto Arsizio, in Epoche differenti. C'è il Re d'Italia, c'è Benito Mussolini, c'è Luigi Einaudi e ci sono altri notissimi Personaggi come il Cardinal Idelfonso Schuster e altri ancora che hanno dato lustro a questo angolo di Paese (Busto Arsizio, appunto) dal nome "romanico" che si distingue dal nome imposto dai Celti al resto della Lombardia.
Diciamo che Busto Arsizio è un "pezzo unico" nell'ambito dell'etimologia Lombarda che porta con sé sia la Tradizione Ligure sia quella che i Liguri hanno portato qui, "respirando" la nomenclatura francese con sillogismi tipici che determinano taluni "modi di dire" con la rispettiva cadenza.
Mi garba osservare come l'intuito del nostro "design" Massimo Castiglioni abbia valorizzato il lavoro Editoriale, rendendo il libro "Giusepèn e Maria" maggiormente "appetibile" al Lettore che in tal modo, oltre a "gustarsi" il Dialetto Bustocco da strada, può altrettanto "gustarsi" la Busto Arsizio dell'epoca, con la sua Storia in Immagini che l'hanno portata ad essere la PRIMA città della Lombardia, non-Provincia e QUINTA città per importanza economica. Le altre credenziali di Busto Arsizio sono inserite nei vari racconti che hanno quali Protagonisti assoluti "Giusepèn e Maria".
Ovvio che mi aspetto un commento, una critica, una …. visione scritta del contenuto del libro. Serve per conoscere cosa pensa il Lettore su un "lavoro" che ha richiesto oltre due anni di ricerche e di valutazioni dedicate al Dialetto e alla città di Busto Arsizio. Non dovesse esserci, il commento "l'e naguta" (fa nulla). Grazie col cuore infinite e anticipate a chi volesse aderire alla richiesta di …. commentare "Giusepèn e Maria" con racconto e foto!