Il teatro Sociale “Cajelli” di Busto Arsizio ieri sera ha fatto il sold out per “Canta con me il festival”, ma nessuna paura per chi non è riuscito ad essere in sala: il 23 maggio alle 20.30 verrà trasmesso in differita su MS Channel. 14 artisti in gara e tanti ospiti con una causa benefica: l’incasso è stato tutto devoluto a Davide Onlus. 3 i premiati: Lara Puglisi, premio della stampa “Walter Maestri”; Irene Antonazzo, premio della critica “Emilio Castiglioni”; Alessandro Origlio e Alessandro Carluccio, premio città di Busto Arsizio.
A condurre è stato Luca Negri con due presentatrici speciali: Noemi Bertoldi e Annalisa Cantando che hanno chiamato sul palco Emanuele Antonelli: «Mi sento come il sindaco di Sanremo questa sera. Vorrei che questo fosse un appuntamento fisso per la città, vedendo una partecipazione del genere e quindi immagino che sarà una serata fantastica per i miei cittadini, io sono contento».
Il primo cittadino, dopo essersi sentito come il sindaco di Sanremo, ha presentato il primo cantante in gara: «Ecco, adesso mi sento come Amadeus», Marco d’Errico con “Perdere l’amore”. A lui sono seguiti Dario Cucciolo con “Cosa Resterà di questi anni ‘80”, Arianna Bruno con “Due vite” e Silvia Fusè con “Almeno tu nell’universo”.
Sul palco poi, dopo i primi 4 cantanti, sono saliti i primi due ospiti, dei bustocchi doc: Chicco Bussoni e Claudia Donadoni che hanno raccontato la loro prima esperienza proprio in questo teatro, ricordando che: «Non serve partire da Roma o Milano, si può partire anche da Busto Arsizio».
E di nuovo il via alla gara: la quinta cantante a salire sul palco è stata Monica della Vedova con “La voce del silenzio”, il sesto Mario Domina con “Ciao amore ciao”, la settima Barbara Mayer con “Maledetta Primavera”.
Altro stop, altro ospite, o meglio, altri gli “attori per caso” che hanno deliziato il pubblico andando in scena, seguiti da Antonello Angiolillo.
Ma le canzoni non sono finite e quindi si riparte: Lara Puglisi, poi vincitrice del premio dato dalla stampa, ha cantato “Oggi sono io”, seguita da Irene Antonazzo, poi vincitrice del premio della critica, che ha cantato “Ho amato tutto”. Poi Alessandra Vicentini con “Non voglio mica la luna” e Massimo Beretta con “Almeno pensami”.
A seguire, salito direttamente dalla giuria di qualità, un altro ospite: Salvatore De Pasquale, in arte Depsa che parlando ha addirittura detto: «Vorrei tanto essere di Busto Arsizio» e ha regalato a tutti gli ospiti un momento di Ray Cherles, che interpretò nel 1990 al Festival di Sanremo “Good Love gone bad”.
Poi gli ultimi cantanti in gara; Alessandro Origlio e Alessandro Carluccio, poi premiati dal pubblico capitanato dalla giuria di Busto in “rosa”, con “Ancora”, seguiti da Giulio Melino con “Cambiare” e, infine, Massimiliano Oliva con “Un giorno mi dirai”.
Fine alla gara. Nell’attesa dei voti di pubblico e delle due giurie, a intrattenere è salito sul palco è salito Magic Mariano (Mariano Navetta).
I tre conduttori hanno ringraziato tutti gli sponsor, per poi far salire sul palco Gaetano Felli. Il fondatore di Davide Onlus, dopo aver spiegato di cosa si occupa l’associazione e aver ringraziato è stato momentaneamente interrotto per un momento che ha fatto immaginare al pubblico in sala, ma anche a loro, di essere all’Ariston: «Stop al televoto!».
E allora tutti i cantanti sono arrivati insieme sul palco, Luca Negri ha ricordato, commosso, i due amici a cui sono stati dedicati i premi della stampa e della critica leggendo un pensiero di Sant’Agostino: «Dice una cosa che è molto bella questa sera per Walter ed Emilio: “Quelli che ci hanno lasciato non sono assenti, sono invisibili. Tengono i loro occhi pieni di gloria fissi nei nostri pieni di lacrime. Coloro che amiamo e che abbiamo perduto, non sono più dov’erano ma sono ovunque noi siamo”. E questa sera, Emilio e Walter, sono qui con noi».
Il primo premio ad essere assegnato è stato quello della stampa, consegnato da Daniela Bramati, e sul palco è salita anche la moglie di Walter Maestri, Paola. A vincere per i giornalisti in sala è stata Lara Pugliesi.
A seguire il premio della critica, consegnato da Alessandro Munari, seguito sul palco dai figli di Emilio Castiglioni, Beatrice, Chiara e Giovanni. Per la giuria di qualità ha vinto Irene Antonazzo.
Poi sul palco sono salite l’assessore ai Servizi Sociali Paola Reguzzoni e la vicesindaco, nonché assessore alla cultura Manuela Maffioli che hanno sottolineato l’importanza sociale di questa serata, ma anche la bellezza culturale: «I teatri sono luoghi di bellezza e sono spazi che noi ci auguriamo di continuare a vedere così: pieni di vita, di bellezza e di talenti, anche bustocchi. Questo, stasera, è stato una pennellata di orgoglio, non di campanilismo. Di orgoglio che fa bene ai cuori, oltre a tutto il resto». E allora è giunto il momento più atteso in sala: il premio “Città di Busto Arsizio” che è stato consegnato proprio dalla vicesindaco. 3 i finalisti: Arianna Bruno, Silvia Fusè e Alessandro Origlio e Carluccio. Siccome dal voto del pubblico è scaturito un parimerito per la vittoria, fondamentale è stato il voto della giuria di Busto in “rosa”, che ha dato la vittoria ai due Alessandro, che sono esplosi di gioia sul palco del Sociale.
E come ogni Festival di Sanremo che si rispetti, a chiudere la serata, il bis di “Ancora”.