Politica - 11 maggio 2023, 18:00

Elezioni a Lonate Pozzolo - Sei domande a Tiziano Bonini

Candidato sindaco di “I cittadini per i cittadini”

Tiziano Bonini - "I cittadini per i cittadini"

Tiziano Bonini - "I cittadini per i cittadini"

Tiziano Bonini è il candidato con minore esperienza politica alle spalle e, proprio per questo, è convinto che la sua proposta sia particolarmente fresca, che possa piacere a quella parte di elettorato che è delusa dai partiti e dai volti noti a Lonate Pozzolo. Fa corsa solitaria dopo un dialogo, finito nel nulla, con il centrodestra, al quale potrebbe sottrarre voti  

Che città è, oggi, Lonate Pozzolo dopo cinque anni di Amministrazione Rosa?


È un paese per vecchi. Non posso proprio parlarne bene: lo trovo sporco, degradato, cade letteralmente a pezzi. I giovani non lo frequentano, ci sono poche attività. Il commercio, soprattutto, è immobilizzato, si vedono tanti edifici malmessi. Lonate è un Comune nel quale ancora sopravvive la prostituzione per strada. La viabilità va sistemata è c’è un problema legato alla sosta dei camion, che si fermano sul territorio e lasciano sporcizia perché non c’è un’area attrezzata. Poi la sicurezza lascia a desiderare, tra furti e spaccio, nei boschi e nelle case.

Punti particolarmente qualificanti del suo programma?

Intanto voglio sottolineare una questione di metodo: tanto del nostro programma, lo chiamiamo Plrr, Piano Lonatese di Rinascita e Resilienza, si basa sulle segnalazioni ricevute dai cittadini. In questi giorni abbiamo divulgato delle proposte di modifica alla circolazione stradale di Tornavento, con la previsione di parcheggi a pagamento intorno alla zona centrale. Che potrebbe diventare una Ztl temporanea. Più in generale, per vie e piazze vorremmo avere uno “stradino” per interventi urgenti e manutenzioni regolari, anche sull’illuminazione, oltre a un allargamento dell’organico della Polizia Locale. Vorremmo istituire la figura del vigilante di quartiere e potenziare il Controllo di vicinato. Ancora, rilanciare Sap e prevedere incentivi per l’apertura di nuove attività (su Tari e occupazione di suolo pubblico), soprattutto a Sant’Antonino (con tanto di affitto a costo zero per un anno per le attività che si dovessero insediare in spazi di proprietà comunale). E poi una programmazione di eventi e un sostegno alle società sportive per incoraggiare tutti, a partire dai giovani, a stare qui. Penso anche a un ruolo che il Comune dovrebbe assumere: quello di essere aiuto, non ostacolo, magari burocratico, per il privato.

Quale dovrà essere il rapporto con Malpensa?

L’aeroporto è la classica medaglia dalle due facce, quella positiva legata all’economia e al lavoro, quella negativa per smog, rumore, arrivo di specie aliene... La mia posizione è che Malpensa non debba più “mangiare” ambiente. Meglio guardare al rilancio di aree periferiche, delocalizzate. Ne abbiamo noi ma anche Somma Lombardo e Ferno: ecco, sarebbe il caso di coordinare. Aggiungo una sottolineatura: come mai Lonate Pozzolo risulta così “appetibile”? Come mai, qui, alla campagna elettorale si interessano in tanti? Proprio per la vicinanza a Malpensa. E per il fatto che Lonate fa parte del Cuv.

Il tema della legalità, a Lonate, continua a fare discutere…

Sì, ma se il riferimento è alla ’Ndrangheta, la mia opinione è che si tratti di un discorso superato. Grazie alla magistratura, che ha fatto il suo lavoro. Come detto in precedenza, trovo che oggi il problema legalità sussista per reati diversi rispetto a quelli commessi direttamente dalla criminalità organizzata, ma diffusi, come furti, truffe, spaccio. Quanto alla durezza dei confronti, devo dire che i programmi dei candidati non sono radicalmente diversi l’uno dall’altro, anche se è ovvio che non sono uguali e che le discussioni ci saranno. Ma, forse, saranno meno aspre che in passato.

Il confronto fra candidati sindaco è stato molto seguito: si tratta di un risveglio di interesse verso la politica e la cosa pubblica?

Sì, il risveglio lo noto. Se non altro perché il paese è ai minimi storici. Spesso mi dicono: peggio di quello che si è combinato finora, non puoi fare. Comunque mi aspetto un astensionismo inferiore rispetto alle ultime comunali.

Perché i lonatesi dovrebbero votare per lei?

Perché la mia candidatura e la mia lista sono la vera novità, mentre altrove le novità stanno a zero. Forse è stata proprio questa differenza a bloccare il dialogo con il centrodestra. Che nel 2018 ha perso per voti ottenuti da Verderio ma, a quanto pare, non ha capito la lezione. In ogni caso, la politica tradizionale non c’entra con il mio progetto, con me ci sono persone che vengono da posizioni diverse, unite da un progetto.

Stefano Tosi

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