Politica - 11 maggio 2023, 09:00

Elezioni a Lonate Pozzolo – Sei domande a Modesto Verderio

Candidato sindaco di “Alleanza per l’autonomia – Verderio sindaco”

Modesto Verderio - Alleanza per l'autonomia

Modesto Verderio - Alleanza per l'autonomia

Modesto Verderio è figura storica della Lega Nord, da cui si è allontanato per poi entrare in Grande Nord. Proprio per il movimento fondato da Marco Reguzzoni si è presentato alle comunali del 2018. Sfiorando il 10 per cento, con voti “pescati” nell’area del centrodestra, ha contribuito indirettamente alla vittoria di Nadia Rosa, ora sindaco uscente, e della sua formazione civica, “Uniti e liberi”.  

Che città è, oggi, Lonate Pozzolo dopo cinque anni di Amministrazione Rosa?


È una città che vive i problemi tipici di realtà simili, a partire dalla difficoltà nel valorizzare le aree storiche, centro e frazioni. Un tempo la Lega Nord “vedeva lungo” e si opponeva all’insediamento di grandi centri commerciali. Poi, qui come altrove, sono subentrate logiche diverse e il commercio di vicinato è andato in sofferenza, insieme alle aree in cui era punto di riferimento. Un esempio? Leggo che Matteo Salvini pensa al ponte sullo stretto di Messina. Io guardo al ponte di Oleggio, pensato quando ancora si girava, almeno in parte, con i carretti… Poi c’è la questione legalità, non perché lo dico io ma perché lo dice la Dda. È un tema sul quale l’Amministrazione Rosa è stata chiara, si è contraddistinta per un cambio di passo. Ma Lonate Pozzolo sconta ancora il danno alla sua reputazione portato da inchieste e arresti, anche eccellenti.

Quali sono i punti qualificanti del suo programma?

Prima che per punti, vorrei ragionare per metodo. Il mio programma non prevede grandi stravolgimenti. Per una ragione molto semplice: c’è la consapevolezza che le risorse disponibili sono quelle che sono. Anche in periodo di Pnrr. Penso, comunque, che Lonate debba tornare a essere attrattiva. Per esempio, ed è un mio pallino, riqualificando il “Campo della promessa”, facendo dell’area un luogo di sport e cultura. Certo, sono consapevole che l’ente pubblico difficilmente può avere i fondi per un progetto del genere. E si torna al danno che ha subito Lonate: quale privato decide di investire qui se la reputazione del territorio è quella che conosciamo? In generale, comunque, credo che investire in cultura produca benefici per tutte le fasce d’età. Importante, poi, è l’attenzione al decoro e alle strade. Lo è sempre, lo è tanto più a Lonate, terzo territorio per superficie in provincia di Varese. Un’estensione che la espone all’abbandono abusivo di rifiuti, altro tema che, a mio avviso, rappresenta una priorità. Su questo fronte, occorre riconoscere e valorizzare il volontariato, l’impegno di quanti hanno, negli anni, raccolto tonnellate e tonnellate di immondizia. Poi c’è la questione sicurezza. Credo che la scelta dell’Amministrazione Rosa, con l'interruzione del rapporto con Ferno quanto a Polizia Locale, sia stata giusta: meglio avere un numero inferiore di vigili, ma presenti in modo puntuale sul territorio. Certo, c’è da fare di più.

Quale rapporto coltivare con l’aeroporto di Malpensa?

Realistico. Opporsi a Malpensa è, oggi, impensabile. Malpensa cresce sia nel settore passeggeri che nel cargo. Ed è la principale fonte di occupazione in provincia di Varese. Bisogna puntare a ottenere quello che si può, senza fare passare il concetto che si baratta la salute con risorse economiche. Il lavoro con il Cuv va confermato, se non altro perché ci deve essere una consapevolezza: a Malpensa comanda Milano. Unire le forze è indispensabile.

Il tema della legalità, a Lonate, continua a fare discutere…


Per forza, con quello che è successo… Lo dice uno che al termine della precedente campagna elettorale è stato minacciato di pestaggio. Peraltro, alcune di quelle persone oggi sono in carcere. La legalità è tema cruciale. Ho apprezzato alcune iniziative dell’Amministrazione Rosa, come l’intitolazione a Peppino Impastato di una parte del monastero.  Segnali come questo, ovviamente, si devono accompagnare alla trasparenza amministrativa, soprattutto nell’attività di quegli uffici comunali intorno ai quali gravitano i maggiori interessi.  

Capitolo partecipazione: il confronto fra candidati sindaco è stato molto seguito. C’è un risveglio dell’opinione pubblica verso la politica e l'Amministrazione locale?


Su questo sarei prudente. Di interesse ce n’è ma mi sembra grosso modo sugli stessi livelli delle precedenti amministrative quando, oltretutto, i candidati a sindaco erano tre e non quattro. Semmai riscontro una discreta attrattività delle formazioni civiche, meno ingessate dei partiti.

Perché i lonatesi dovrebbero votarla?

Perché possono contare sulla trasparenza del mio progetto. Qualche avversario mi accusa di coltivare alleanze segrete. Non è stato così in passato, non è così oggi. E preciso: non sarò sindaco di tutti ma solo dei lonatesi onesti.

Stefano Tosi

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