Pnrr e Pinqua, il sindaco Emanuele Antonelli fa il punto della situazione in commissione su richiesta dei gruppi di minoranza.
E rivela che, a causa dell’aumento «a dismisura» dei costi delle materie prime, due opere verranno «lasciate indietro».
Si tratta di villa Radetzky e dell’ex presidio militare austriaco in via Roma, attuale sede dei servizi sociali. Per i quali si cercherà di affidarsi a nuovi bandi.
«Si parla di un aumento dei prezzi del 10-20 per cento – ha spiegato il sindaco – e per questo ci verrà riconosciuto un 20 per cento in più di finanziamenti. Ma noi riteniamo che l’aumento sia almeno del 40 per cento».
I costi per i progetti del bando Pinqua, che ha preceduto il Pnrr, «da 28 milioni (con un contributo di 15, ndr) sono aumentati a dismisura. Per evitare questo aggravio – ha aggiunto – abbiamo chiesto di lasciare indietro due opere. Il 9 maggio il ministero ha acconsentito alla rimodulazione. Procederemo quindi senza intervenire su questi due immobili, risparmiando un po’ di soldi e di lavoro agli uffici, che stanno già facendo dei miracoli».
Avanti invece con l’area dell’ex calzaturificio Borri (col nuovo edificio per housing sociale e il recupero di quelli esistenti destinati a cultura, uffici e residenza sociale), con il Conventino di via Matteotti e l’ex carcere.
E avanti, con tutte le difficoltà del caso, con le opere legate al Pnrr: recupero dell’ex oratorio di Sacconago (4 milioni) e dell’ex macello (7 milioni); palaginnastica (investimento da 10 milioni, tre dei quali finanziati dal Pnrr); interventi sulle scuole Tommaseo (1,7 milioni), Schweitzer (poco più di un milione) e Bossi (1,1 milioni).
«Per stare nei tempi si è dovuto ricorrere all’appalto integrato, una norma introdotta per il Pnrr in deroga al codice appalti», ha osservato Antonelli, illustrando anche il cronoprogramma: «Siamo nei tempi, tiratissimi, nella speranza che vada tutto bene. Non è bello lavorare così ma dobbiamo andare avanti e cercare di spendere bene i soldi».
Tenendo anche conto del fatto che «oggi le imprese fanno fatica a partecipare, perché sono alle prese con Pnrr e Superbonus».
Per il palaginnastica, dopo il primo bando andato deserto, si stanno aprendo le buste e confrontando le offerte ricevute da sei società: «Nel giro di un mese dovrebbe esserci l’aggiudicazione».
Nessuna offerta pervenuta per ora per le Tommaseo; una per le Schweitzer.
L’opposizione prende atto della situazione e, attraverso Maurizio Maggioni, chiede di essere aggiornata: «Ci interessa comprendere a che cosa siano dovute le difficoltà, per capire come ci possiamo comportare. Non siamo qui per gufare o mettere i bastoni tra le ruote», ha assicurato il capogruppo del Pd.
Sulla scia dell’intervento di questa mattina del sindaco a Radio24, con l’invito agli studenti universitari a trasferirsi a Busto per contrastare il caro affitti di Milano (leggi qui), il capogruppo della lista Antonelli Marco Lanza ha suggerito – in attesa che si concretizzi il progetto dello studentato nell’area delle Nord – di «pensare di sviluppare iniziative che permettano da subito di correre in aiuto a questi ragazzi. Prevedendo di destinare loro una parte degli immobili non utilizzati o dell’housing sociale che verrà realizzato, con canoni agevolati».
Concorde Emanuele Fiore (gruppo misto), per il quale si potrebbero coinvolgere anche i privati, pensando a delle agevolazioni specifiche.