Ieri... oggi, è già domani - 04 maggio 2023, 06:00

"a scapuscia" - inciampo

Ho indicato subito la traduzione sommaria della "scapuscia" (mi raccomando, Lettori - leggere come è scritto, senza falsi accenti).

"a scapuscia" - inciampo

Ho indicato subito la traduzione sommaria della "scapuscia" (mi raccomando, Lettori - leggere come è scritto, senza falsi accenti). Dunque, "inciampo" che può avvenire nelle molteplici forme. Giusepèn fa subito un accenno. "Candu i stroi ian pièn da sossi, l'ea nurmal ciapà 'na scapuscia" (quando le strade erano zeppe di sassi, era normale-facile avere un inciampo) cioè inciampare, e far attenzione a non cadere. La "scapuscia" aveva le sue conseguenze: si rischiava di battere la testa contro un palo o naufragare per terra, senza l'avvertenza di "meti giù i man" (ripararsi con le mani), magari attutire il colpo o altro ancora. L'insidia in conseguenza di una "scapuscia" era sempre forte. E, quando accadeva, non sempre si aveva conseguenze semplici.

Giusepèn ampia il discorso sulla "scapuscia". Di solito, inciampare è prerogativa dei bimbi, quando sono intenti nel gioco e osservano poco gli ostacoli che incontrano sul loro  cammino. C'è chi inciampa per disattenzione. Chi non si cura di dove mette i piedi. Figurarsi, quando non si mettono le cose a posto; c'è in agguato la "scapuscia" per un imprevisto sulla strada libera. Ho sentito "scapuscia" anche allo stadio; quando un giocatore si impappina nel passare la palla: "l'a ciapà 'na scapuscia" (ha preso un inciampo) oppure quando quel giocatore compie un appoggio precario che il compagno non può attutire. Per dire che, la "scapuscia" è sempre e unicamente un inciampo che penalizza il corretto andamento di un evento.

Lo si usa (l'inciampo) quando si operano scelte sbagliate; quando un errore preclude il buon esisto di un'azione; quando si "inciampa" volutamente, costringendo altri a rimediare. In casa, mamma usava "scapuscia" per un brutto voto a scuola, per le ginocchia sbucciate per gioco, per un errore, involontario procurato per caso, senza malafede.

C'è pure la "scapuscia" per talune scelte sbagliate: quando due persone non vanno d'accordo o quando una delle due, disattende la parola data. "Scapuscia" per negligenza o per disattenzione.  "Scapuscia" per non consentire ad altri di raggiungere un obiettivo. Ecco, in questi frangenti , la "scapuscia" diventa un ostacolo che si può definire pure "meti ul baston in di roei" (mettere il bastone fra le ruote). C'è chi, gli ostacoli li crea ad arte, per far prendere una "scapuscia" al rivale o al contendente, poi …. a suon di "scapusce" … non si sa come va a finire.

Anche nel dialogo incombe la "scapuscia". Chi viene trovato col "dito dentro la marmellata" non può avanzare scuse e a costui è facile dire "t'e ciapò 'na scapuscia" (hai preso un abbaglio). Quindi, di fronte a molteplici situazioni, la Lingua Bustocca (quella "da strada") antepone un unico significato: la "scapuscia" che determina unicamente un errore, uno sgambetto, un inciampo (voluto e non voluto). C'è pure un lato "comico" e "crudele" sulla "scapuscia".

Dovesse scivolare un cavallo che con gli zoccoli percorre una strada asfaltata, senti dire "l'à ciapò 'na scapuscia" e lo si dice con lo sguardo truce, colmo di apprensione, per la caduta del cavallo. Dovesse succedere a una persona, l'identica contrarietà, trovi gente che ride, come a schernire il malcapitato. Ecco, quindi, la differenza sull'esito della "scapuscia". Purtroppo le reazioni "in vaiabàl" (sono variabili) anche se, la scivolata fa piombare un animale o una persona a terra.

Arriva Maria "cun'tàa bazilia cun su due bicei e a buteglia dul nocivo" (con il vassoio con sopra due bicchieri e la bottiglia di nocino) e Giusepèn ammonisce: "ciapa non 'na scapuscia, neh" (non inciampare, vero?" e aggiunge …."al saria un pecò murtàl" (sarebbe un peccato mortale).

Gianluigi Marcora

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU