Busto Arsizio - 29 aprile 2023, 10:00

VIDEO. “No, non è la gelosia” conquista la platea del Manzoni

Applaudito il debutto della compagnia Teatro in Mostra che ieri sera sul palcoscenico di via Calatafimi ha messo in scena uno dei capolavori della commedia all’italiana, una pièce tragicomica leggera e divertente che nasconde un’anima da satira grottesca. Trecento i biglietti staccati al botteghino.

VIDEO. “No, non è la gelosia” conquista la platea del Manzoni

È stato un continuo andirivieni di attori che al termine dello spettacolo, dalle quinte, si sono presentati sul palco per dire grazie al pubblico che non smetteva di applaudirli. Una, due, tre volte e ancora di più, avanti e indietro. Dunque ha ricevuto il plauso del pubblico bustese del Manzoni la pièce “No, non è la gelosia”, l’adattamento teatrale del film di Ettore Scola messo in scena da Teatro in Mostra.

Un atto unico, un’ora e mezza di battute, colpi di scena ambientate in un contesto popolare nell’Italia del boom economico. Azzeccata in primis la scenografia: il cast ha preferito far campeggiare tre impalcature da cantiere. Ma il contesto povero ha contrastato con la bravura degli attori e del regista Massimiliano Cividati che ha saputo ben coniugare i due aspetti che il copione voleva comunicare: commedia sì, ma anche tragedia. La tragedia di un triangolo amoroso che non può funzionare: Iris la fioraia impersonificata dalla brava Laura Negretti che ha firmato anche la direzione artistica, ritrova il suo cuore diviso tra il muratore-comunista Giacinto e il pizzaiolo-don Giovanni Silvano: innamorata persa di entrambi. Ma la soluzione svedese non funziona. Non può funzionare.

Dunque uno spettacolo spensierato, ma non superficiale che sfruttando le atmosfere degli anni Settanta ha saputo parlare di questioni tutt’altro che superate: l’amore, il desiderio, la complessità delle relazioni umane. E lo ha fatto con il tono disincantato della commedia che fra una risata e l’altra non ha risparmiato nessuno. Così in un gioco di alti e bassi, comicità, ilarità, riflessione e anche amarezza, la commedia si è conclusa con un forte consenso del pubblico. Soddisfattissima Laura Negretti, come dimostra in questa video-intervista.

Anche il botteghino del teatro Manzoni può dirsi soddisfatto: «Trecento i biglietti staccati – commenta il responsabile del Manzoni Marco Bianchi – Siamo molto contenti, per noi è stata una scommessa (affrontata comunque con un senso di responsabilità) anche perché si tratta di un teatro in prosa e non sapevamo la risposta del pubblico abituato a musical e a spettacoli comici. Invece la risposta è stata positiva, pure dei giovani, grazie anche al battage pubblicitario portato avanti dalla compagnia».

A dare il benvenuto alla compagnia, la vicesindaco Manuela Maffioli che ha sottolineato l’importanza del volontariato culturale: «Quell’esercito silenzioso di persone che consentono di fare il bene della comunità consentendo a spazi come questo del teatro Manzoni di rimanere vivi e rappresentare un punto di riferimento per la nostra società come quello di incontrarsi confrontarsi e ascoltarsi, assorbire contenuti che concorrono alla nostra elevazione culturale. È importante riprendere dopo la pandemia a ritornare a tetro e al cinema. Questa sala ha una peculiarità, un punto di forza: il lunedì ospita le prime visioni cinematografiche. Stare in un museo fa bene, come anche in una biblioteca e anche in un teatro. È importante tornare insieme a fruire della cultura: la condivisione dell’esperienza estetica è fondamentale per il nostro benessere. Sono otto le sale di Busto, esempio unico probabilmente in tutt’Italia. E sono vive grazie all’impegno dei volontari che si prodigano nei vari quartieri. Quindi siamo loro vicini e voi siate ambasciatori dell’importanza di fruire della cultura». 

Laura Vignati

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