Gli occhi parlano ancora prima per Leonardo Piran: l'emozione, la gratitudine, la consapevolezza di aver percorso un tratto importante eppure di essere ancora all'inizio, l'umiltà si leggono tutte. E la saggezza, perché così dice il giocatore della Pro Patria: «Tutti alla fine si ricordano il finale, questo non è un bellissimo momento purtroppo per la squadra, ma dobbiamo chiudere al meglio».
Quella frase, pronunciata dal giocatore della Pro Patria, aleggia nella sua verità al Bar Franco Enoshop, dove avviene la premiazione decretata - dopo aver formulato tre opzioni sulla base delle pagelle dei media per marzo - dai tifosi. E c'è anche un sostenitore vincente, estratto a sorte: su Instagram si chiama Gabri 11.
Saggezza perché Leo legge la delicatezza del periodo e la consapevolezza che questa fase negativa non deve rimanere il tratto distintivo di una squadra che ha dato grandi gioie nei mesi precedenti. E il premio che riceve lui, lo giudica un «onore», ma poi lo declina subito come se fosse per tutta la squadra, «deve incoraggiare me e i compagni».
Ha 19 anni, Leonardo, ma una maturità che lo accomuna agli altri ragazzi cresciuti qui, come Davide Ferri e Stefano Molinari - tutti in campo domenica scorsa - scelti per ciò che sono oltre per come giocano: anche nell'impegno a scuola la Pro Patria l'ha aiutato a rafforzarsi. Tigrotto e ragazzo d'oro.
«Ha un'educazione, un rispetto, un modo di comportarsi negli spogliatoi e anche fuori - ha rilevato il responsabile della comunicazione Nicolò Ramella accanto alla presidente Patrizia Testa e al ds Sandro Turotti - che è qualcosa di straordinario. È simbolo dei valori tigrotti».
Le foto di rito con Renato Bozzetti e Roberta Vantaggio del Bar Franco, con il Pro Patria Club, il Tigrotto; poi Leo è scivolato fuori stringendo il suo premio, con il suo sorriso un po' timido e sincero. Tra poche ore pronto a dare il massimo assieme ai giovani come lui.
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