Economia - 30 marzo 2023, 07:00

A quanto ammonta il business del mondo a luci rosse?

Internet ha cambiato radicalmente la vita dei cittadini di tutto il mondo, diventando un fattore indispensabile per vivere una quotidianità maggiormente soddisfacente.

A quanto ammonta il business del mondo a luci rosse?

Internet ha cambiato radicalmente la vita dei cittadini di tutto il mondo, diventando un fattore indispensabile per vivere una quotidianità maggiormente soddisfacente. Basti pensare a tutte le circostanze in cui viene utilizzato: dall’accesso alle applicazioni di messaggistica istantanea alla consultazione delle notizie in real time, passando per l’utilizzo dei social network e molto altro ancora.

Ipotizzare, anche solo lontanamente, una vita senza il web, è pura utopia nel terzo decennio del nuovo millennio. La grande rete telematica è una valvola di svago indispensabile, una fonte preziosa dalla quale attingere informazioni su qualsivoglia argomento, anche quelli che, un tempo, venivano considerati “tabù” in una nazione, come quella italiana, apparentemente pudica e conservatrice.

Il fenomeno dei sexy shop online

La migliore testimonianza, in tal senso, è offerta dal grande successo riscontrato dai sexy shop online, un settore dell’e-commerce che ha conosciuto un vero e autentico boom nel corso dell’ultimo quinquennio. La ricerca del benessere personale è diventato un mantra imprescindibile per i cittadini di tutto il mondo, spesso alle prese con una vita piuttosto stressante e complicata tra impegni professionali e familiari.

Grazie alla rete,  gli utenti del web possono comprare oggetti in grado di appagare il proprio benessere, migliorare il  rapporto di coppia o renderlo decisamente più stuzzicante ed interessante, inserendo nuove variabili  funzionali a sconfiggere un atavico problema che affligge milioni di coppie in tutto il mondo: la stancante routine, monotonia che affossa, talvolta lentamente e inconsciamente, la solidità e complicità di una relazione amorosa.

Tra gli oggetti maggiormente venduti nei migliori sexy shop online troviamo i vibratori e dildo (strumento utilizzato anche a scopo terapeutico per migliorare lo stato psicofisico di milioni di donne), seguiti dall’abbigliamento sexy e i masturbatori, quest’ultimi sempre più apprezzati dalle persone abituali frequentatrici del mondo dei sexy shop presenti nella grande rete telematica.

I sexy shop online rappresentano, senza alcun dubbio, la punta dell’iceberg del business del mercato del mondo a luci rosse, che cuba cifre assolutamente rilevanti e tra le più rilevanti, in termini assoluti, del mondo del web. Si stima, infatti, che il settore “hot” sia in grado di generare un fatturato ben superiore ai 100 miliardi annui, numeri, oltretutto, che sono costantemente in crescita non solo in termini “inflattivi”.

Fruitori di contenuti erotici: la differenza tra uomini e donne si sta assottigliando

L’aumento indiscriminato dei costi ha colpito anche questo settore, in molti casi in maniera decisamente più contenuta rispetto ad altri comparti. Il “perché” è presto detto: il numero dei fruitori dei servizi legati al mondo dell’eros cresce costantemente anno dopo anno e agevola un minor incremento dei costi . La domanda, in altre parole, resta sempre elevata in modo analogo all’offerta di tutto quanto fa parte dell’infinita galassia del mondo dell’eros.

Un dato, più d’altri, testimonia quanto venga ricercato l’eros nel mondo del web: sono trecento milioni le persone che quotidianamente accedono ad internet per consultare contenuti destinati ad un pubblico per adulti. Il grande successo di piattaforme “social” per adulti, dove chiunque può pubblicare contenuti “piccanti”, è uno dei tanti esempi che si potrebbe citare, che evidenziano come la ricerca di contenuti erotici rappresenti un cardine dell’e-commerce su scala mondiale.

Da sottolineare, inoltre, come l’accesso a contenuti destinato ad un pubblico adulto sia sempre più trasversale, coinvolga in modo quasi omogeneo ed indistinto uomini e donne. Se in principio dello scorso decennio la differenza era piuttosto evidente (85% uomini; 15% donne), oggi le distanze si stanno decisamente assottigliando: il pubblico maschile rappresenta “solo” il 65% dei fruitori di questi servizi, a testimonianza di una maggior emancipazione del genere femminile, scevro, finalmente, di antichi ed ormai desueti pregiudizi

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