Storie - 28 marzo 2023, 10:00

FOTO. «Cinquant'anni fa nasceva il "Crespino". Noi lo celebriamo ricordando il suo entusiasmo e la sua voglia di vivere»

Uno dei primissimi ragazzi delle Cuffie Colorate ricordato da Massimo Vitali: «Avremmo fatto una gran festa, questo è il tuo compleanno tra le nuvole. La piscina, il tuo desiderio di fare Superman in carrozzina e ci sei riuscito. Quando nuotavi, arrivavi ultimo ma la gente applaudiva»

FOTO. «Cinquant'anni fa nasceva il "Crespino". Noi lo celebriamo ricordando il suo entusiasmo e la sua voglia di vivere»

Lo chiamavano "Crespino", Massimo. Perché "Crespone" è papà Luciano. Ma il suo entusiasmo, la sua voglia di vivere, il suo cuore erano immensi. Massimo Vitali ripercorre la nascita delle Cuffie Colorate 35 anni fa a Busto Arsizio, possibile anche grazie al padre di Massimo e a mamma Giovanna. 

In questi giorni ha ricordato il cinquantesimo compleanno di Massimo Crespi, nato appunto il 26 marzo di mezzo secolo fa e scomparso sei anni fa. Non nei ricordi, nelle vibrazioni che lasciano una grande amicizia. Era in carrozzina, con accorgimenti particolari per muoversi con le limitazioni inferte dalla sua patologia, il Crespino. Ma la sua anima andava oltre tutto: tant'è che in una recita volle e ottenne di fare Superman. E lo fece, un Superman in carrozzina grazie a una speciale imbragatura che gli consente di volare.

Sono storie di legami che si rafforzano nel tempo e superano l'assenza fisica. «Una famiglia stupenda - osserva Massimo per tutti Ciccio, perché a Busto si usa così, subito classificare con dei soprannomi - Allora Aias e Anffas volevano corsi di nuoto e Massimo fu uno dei primi. Delegato di Aias, guidata dal presidente Peppino Castiglioni, era appunto il Crespone, presidente di Anffas Igino Portatadino». Quest'ultimo è tornato alla guida dell'associazione dopo la scomparsa di Piero Magistrelli.

Massimo adora l'acqua, ma occorre anche mettergli il salvagente e ciò non consente di competere: «Io lo iscrivevo come atleta fuori gara - racconta Ciccio, oggi anima delle Cuffie accanto al presidente Silvano Trupia - Arrivava ultimo tutte le volte, ma quando nuotava il pubblico applaudiva. Aveva un grande entusiasmo e voglia di vivere». Urlati anche dal suo splendido sorriso che illumina anche le fotografie.

Le Cuffie fanno sport, ma anche recite nei teatri. Ecco che Massimo vuole appunto la parte di Superman e la ottiene. Allora la tecnologia non è la protagonista assoluta di oggi e bisogna ricorrere a un'imbragatura di montagna.

Ciccio è sempre con lui, spinge la carrozzina. Un giorno, di quelli storti, gli confida rogne di lavoro. E il Crespino gli risponde: «L'importante è stare bene». Silenzio per favore, le menate un'altra volta che ci sono un sacco di cose da fare insieme.

Un amico indimenticabile, di Ciccio, come delle Cuffie, un volto solare che molti ricorderanno in città. «Oggi avremmo festeggiato il tuo cinquantesimo, buon compleanno tra le nuvole Crespino» gli ha scritto sui social Silvano. Perché il Crespino non è più qui, in apparenza, ma quell'energia pazzesca che emanava, quel sorriso che esplodeva in piscina, a teatro e persino in discoteca, hanno una potenza inesauribile. O quando disegnava, con tutta un'attrezzatura sul capo: perché l'importante era fare le cose, non come.

È bastato scrivere così, buon compleanno tra le nuvole, Crespino, per spalancare una valigia di ricordi. In un battito di ali, quei ricordi sono qui: narrano di un amico straordinario, di tempi in cui c'erano meno regole perché tanto il cuore rispettava quelle principali, che contano, i legami non si sfaldavano. E i sogni non avevano neanche bisogno di quell'imbragatura per volare, che pur faceva ridere, ridere forte il Crespino e i suoi amici.

Marilena Lualdi

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