Ieri, domenica 5 marzo, l’Anpi - Associazione Nazionale Partigiani d’Italia - ha presentato la videointervista a Natale Perin, partecipante della staffetta partigiana e cittadino benemerito. L’incontro si è svolto all’auditorium Peppo Ferri di Gorla Minore, con la partecipazione di numerose istituzioni.
Ad arricchire l’evento anche il Centro Musicale Carlo Ronzoni e l’intervento di Valerio Mariani. A moderare la serata Santina Buscemi, iscritta all’Anpi e giornalista: «Ricordare il passato ci dà anche uno sguardo di consapevolezza verso il presente».
L’obiettivo dell’evento non era solo uno sguardo verso ciò che è stato, ma far tornare a casa i presenti con una consapevolezza più forte di ciò che succede tutti i giorni intorno a noi.
Lo ha confermato Paolo Airoldi, presidente dell’Anpi Gorla Minore: gli accadimenti della Seconda Guerra Mondiale devono servire come monito per il presente, per evitare situazioni disastrose e belliche, ma anche occasioni di violenza.
«Dunque, Natale, grazie - ha affermato Paolo Airoldi - Grazie a te, grazie alla tua forza e alla tua vitalità, che sono e che siano di esempio per tutti noi».
Natale Perin ha proprio questo scopo: far conoscere gli orrori che ha vissuto, in modo che questi non si ripetano. E per farlo, parte dai più giovani, i bambini, recandosi nelle scuole.
Racconta ai ragazzini quello che sottolinea anche nella videointervista: la sua vita è stata dura fin da subito, segnata dalla partenza del padre per il fronte, dal trasferimento che lo ha costretto a lasciare il Veneto per venire in Lombardia, dalle incursioni aeree, dall’impossibilità di studiare, dalle bombe, dalla paura.
Eppure, ha sempre dato il proprio contributo, schierandosi dalla parte della libertà: ha partecipato alla staffetta partigiana, aiutando i giovani della Resistenza a scappare dai nazifascisti. Li ha nascosti nei boschi a lui tanto familiari, aiutandoli a raggiungere la Svizzera.
Grazie alla sua opera e a quella di altre persone come lui, l’agognato giorno della Liberazione è arrivato: «Per chi ha vissuto la guerra e ha portato a casa la pelle è stata una gioia», ha affermato.
Ricorda che i partigiani sono scesi dalle montagne, e tutti esultavano: chi rideva, chi piangeva di gioia, chi ricordava gli accadimenti e i caduti, ciascuno invaso dal sollievo.
Il 28 novembre 2015 è stato onorato con la medaglia di bronzo per la Resistenza, che mostra con orgoglio.
Sul palco dell’auditorium Peppo Ferri ha ribadito: «Dobbiamo essere uniti. Se ognuno guarda a casa sua, non si combina niente. Ogni Paese deve essere sovrano e libero, in democrazia. Meglio una brutta democrazia che una bella dittatura».
Così la pensavano tutti i partigiani, come Rodolfo Gallazzi, morto mentre cercava di occupare un deposito di armi dei tedeschi insieme ai suoi compagni.
Ieri sera, la sua storia è stata raccontata da Valerio Mariani, vice-presidente Fivl, che ha dichiarato: «Grazie a lui, e a tanti come lui, oggi possiamo celebrare qualcosa di grande».
Alla fine dell’incontro, anche le istituzioni hanno preso la parola per ringraziare Natale Perin: il Consigliere Regionale Samuele Astuti, il Presidente della Provincia Marco Magrini, il sindaco di Gorla Minore Vittorio Landoni, l’Assessore alla Cultura Annalisa Castiglioni, che ha invitato i presenti a divulgare la testimonianza ascoltata.