Giuseppe De Bernardi Martignoni ha chiuso la campagna elettorale dove l’aveva aperta, nella “sua” Gallarate. Ancora una volta con un bagno di folla, tra amici, sostenitori e amministratori del territorio.
Nel mezzo, il candidato al Consiglio regionale di Fratelli d’Italia ha girato buona parte della provincia. E, in realtà, continuerà a farlo, all’insegna di ascolto e proposte, fino all’ultimo momento utile.
Circa duecento persone hanno gremito la sala delle ex scuderie Martignoni. La serata, intervallata dall’ironia del comico Max Pipitone, ha visto alternarsi sul palco amministratori ma anche i deputati Andrea Mascaretti e Andrea Pellicini, referente provinciale di Fratelli d’Italia a Varese. Anche Geronimo La Russa, figlio di Ignazio – presidente del Senato che nei giorni scorsi aveva scritto una lettera a sostegno dell’amico Martignoni – ha portato il suo saluto.
«Mi auguro questo spirito, la grande passione che ho e che mi trasmettete mi permettano di realizzare un sogno – ha detto rivolgendosi ai presenti il candidato –. Oggi sono presidente del Consiglio comunale di Gallarate, ma sono da sempre un militante, con un trascorso che arriva da lontano.
Vi chiedo uno sforzo, il massimo che potete dare, così potrò salire sugli scranni di Regione Lombardia».
Nella sua voce traspare l’emozione, quando volgendo lo sguardo al pubblico vede «le persone senza le quali la mia carriera non sarebbe partita. Noi della prima ora orgogliosi di essere arrivati al 30 per cento».
In tanti hanno portato il loro sostegno a Martignoni. Germano Dall’Igna, capogruppo consiliare a Gallarate, ha anche coniato uno slogan: «Se ti piace la Meloni, scrivi Martignoni».
«Giuseppe è uno di noi, è del territorio – ha sottolineato –. Abbiamo combattuto diverse battaglie in Consiglio, sia in maggioranza che all’opposizione, ma sempre dalla parte del centrodestra. So che porterà il nostro territorio in Regione, perché lo conosce, l’ha girato e vissuto. Beppe, uno di noi».
Dello stesso avviso Luisa Savogin, vicesindaco di Cassano Magnago: «È stata una campagna flash, abbiamo avuto poco tempo ma per Beppe non è un problema, perché è conosciuto sul territorio grazie alla lunga militanza. È una persona versatile, poliedrica, che sa come risolvere i problemi. In Regione porterà temi importanti: sicurezza, sanità, mobilità».
«Pochi hanno una fede politica come la sua – ha evidenziato Salvatore Giordano, consigliere comunale varesino –. Nel nostro partito non siamo fatti di numeri, ma di valori, idee, identità. Nel territorio abbiamo persone che sanno fare politica. Siamo cresciuti insieme, siamo sempre stati insieme, continuiamo così».
Dudi Franchin, consigliere di Cassano Magnago, ha mosso i primi passi in politica quando Martignoni era in Consiglio provinciale: «Come ha detto Santanchè – ha ricordato – abbiamo la grande opportunità di portare una flotta di consiglieri in Regione. Tra loro potremo avere il nostro Beppe».
Meri Suriano, assessore di Cardano al Campo, ha definito il candidato gallaratese «un punto di riferimento. Una persona semplice, vera, onesta. Vale la pena scrivere il suo nome sulla scheda per le regionali».
«A Roma stiamo scrivendo una nuova storia per l’Italia – ha affermato l’onorevole Mascaretti –. Abbiamo già iniziato a farlo con Giorgia Meloni, prima donna presidente del Consiglio. Dobbiamo confermare il grande risultato delle elezioni politiche anche in Lombardia, la regione trainante del paese. Abbiamo una bella macchina targata centrodestra, ma questa volta il motore è quello di Fratelli d’Italia. E Giuseppe Martignoni è la nostra benzina».
«Conosco Beppe da 26 anni – ha concluso il deputato Pellicini prima che l’inno di Mameli risuonasse nella sala –. Abbiamo condiviso anni bellissimi nella giunta provinciale, anni importanti, formativi, in cui abbiamo fatto una grandissima esperienza. A lui devo gran parte del merito della mia elezione a Roma. Ha fatto un lavoro fantastico sul territorio come responsabile degli enti locali. Gli sono affezionato come a un fratello maggiore. So quanto, per empatia, impegno, senso del dovere nei confronti della collettività, meriti davvero questa elezione. Non c’è nessuno in provincia di Varese che abbia la sua militanza nella destra, ha sempre tenuto in alto la fiamma del nostro partito».