Questa mattina la chiesa di Sant’Anna si è riempita di persone, per dare un ultimo saluto terreno a Francesca Scala, scomparsa a 39 anni martedì scorso (leggi qui).
Prima del funerale, il piazzale della chiesa si è affollato di amici, abbracciati in un silenzio assordante. Tra di loro anche i tifosi della Pro Patria.
Poi l’ingresso in chiesa dove don Maurizio Bianchi, dopo la lettura del Vangelo secondo Luca ha detto: «Credo siano tanti i pensieri da quando abbiamo saputo della morte di Francesca: tanti che ci hanno fatto riflettere sulla nostra vita, altri che ci hanno fatto versare delle lacrime».
E collegandosi alla prima lettura: «Un pensiero dobbiamo farlo con profondità, che oggi Francesca sta vivendo una realtà nuova. Sono convinto che lei si stia gustando questa novità, fatta di bellezza, di gioia, di un abbraccio con sua sorella, di momenti belli, che questa vita non ha dato con abbondanza a lei».
Poi il pensiero sul Paradiso: «Io non so come sia l’ingresso in Paradiso, ma me lo immagino come una bella corsa, che adesso sta facendo Francesca».
E ha concluso: «Da oggi, quando alziamo gli occhi al cielo, non accontentiamoci di guardarlo, pensiamo a Francesca».
Infine l’ultimo saluto, che come detto da don Maurizio: «Non è un addio, ma un arrivederci». Nel piazzale della chiesa con un lungo applauso mentre Francesca se ne andava, accompagnato da uno striscione: «Ciao Francesca riposa in pace».