Politica - 28 gennaio 2023, 10:22

Carignola (PD): «I pendolari hanno raccolto 30 mila firme e Regione Lombardia fa finta di niente»

«Il Pirellone gioca allo scaricabarile sul trasporto pubblico - attacca il candidato dem varesino al Consiglio Regionale - mentre la prima cosa da fare sarebbe quella di coordinare l’attività dei gestori». E sull’ambiente: «Solo per Majorino è una priorità, gli altri non ne parlano e si accontentano di vivere nel luogo più inquinato d’Europa. Poi non ci meravigliamo se i giovani non vanno a votare…»

Carignola (PD): «I pendolari hanno raccolto 30 mila firme e Regione Lombardia fa finta di niente»

«Trentamila firme raccolte. E non si sono degnati nemmeno di riceverli».

Passa dall’incredulità al fermo desiderio di favorire un deciso cambio di andazzo l’animo di Luca Carignola, candidato varesino del Partito Democratico alle imminenti elezioni regionali (11-12 febbraio). In questi giorni di campagna elettorale Carignola ha partecipato a una riunione del Comitato Viaggiatori del Trasporto Pubblico Lombardo a Saronno, ennesima, pubblica presa di coscienza di un problema da affrontare: «I pendolari non fanno demagogia - attacca - ma avanzano proposte puntuali e pertinenti. Hanno raccolto 30 mila firme e Regione Lombardia non si è nemmeno degnata di dar loro udienza: questo significa che non c’è la volontà di ascoltare le persone, ma solo di decidere. Pure male, se e quando accade».

«E allora - continua l’avvocato che ambisce al Consiglio Regionale - la prima cosa da fare sarà ripristinare un confronto permanente con i pendolari, prassi che una volta c’era e ora non più. C’è la necessità poi di tornare al numero di corse esistenti prima della pandemia: con il Covid sono diminuite quelle serali e del weekend e ciò non va assolutamente bene, perché il trasporto pubblico va incentivato, altrimenti avremo sempre problemi di inquinamento record. E il sistema deve diventare più efficiente: oggi il servizio è peggiorato e si registra una fuga di passeggeri (-20%, dicono i dati). Serve una politica di manutenzione straordinaria del materiale rotabile e serve investire in sicurezza, un’altra delle richieste primarie dei viaggiatori».

Per Carignola si tratta in primis di una questione di ruolo che Regione Lombardia dovrebbe assumere: «Non può continuare a giocare allo scaricabarile. Siamo già in una situazione anomala, perché il gestore del servizio è Trenord, mentre quelli delle reti sono FNM e RFI… Per uscirne è necessario che il Pirellone giochi da regista: deve programmare e coordinare l’attività di tutti e tre i gestori e aiutarli a parlare fra loro, altrimenti si scaricano le responsabilità l’uno con l’altro. Per esempio: se mancano determinati investimenti sulle reti, è perché non sono stati adeguatamente richiesti al Ministero da chi di dovere, non si può semplicemente affermare che sia colpa dello Stato».

Connesso al tema trasporti è quello ambientale, purtroppo solo accennato in queste elezioni dalla maggioranza dei concorrenti a un posto da consigliere. L’appunto non vale per Carignola, che ha preso nei giorni scorsi posizione sulle procedure sanzionatorie dell’Unione Europea nei confronti dell’Italia (leggi qui), molte delle quali a chiamare direttamente in causa la Lombardia: «Diciamo la verità: l’ambiente è una priorità assoluta solo per Pierfrancesco Majorino. Su di esso si gioca il futuro della nostra Regione e se non affrontiamo la questione non ci meravigliamo poi che i giovani, giustamente molto sensibili sul tema e vogliosi di risposte, non vadano a votare. Basterebbe incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico, sfruttare al meglio le risorse del PNRR e applicare le leggi che già ci sono, per esempio in tema di piantumazione, così come investire nelle comunità energetiche. Regione Lombardia ha un triste primato: è la Regione più inquinata d’Europa».

Una parte delle soluzioni potrebbero arrivare dalle risorse derivanti dai bandi PNRR, sulla cui gestione il segretario varesino del PD ha già avanzato una proposta concreta: «Alcuni bandi vanno deserti o le conseguenti somme erogate non vengono spese. Ci vuole un super assessorato regionale sulle risorse PNRR e sulle politiche comunitarie (leggi qui), in modo da avere una Regione Lombardia in stretta connessione con l’Unione Europea e in grado di non perdere treni che arrivano una volta sola a causa delle inefficienze di sistema».

Carignola dice la sua anche sugli ultimi sondaggi - «confermano che il PD è in ripresa e la partita elettorale è assolutamente aperta. E che il risultato può essere ribaltato. Ma questo è evidente, perché la giunta Fontana non può vantare chissà quali traguardi raggiunti in questi cinque anni, anzi tutt’altro…» - e tira un’ultima stoccata al governatore uscente: «Sta cercando adesso di rimediare a problemi che si trascinano da anni. Un esempio sono le liste di attesa. E sui centri dell’impiego le risorse sono state magicamente trovate solo tre giorni fa: anche qui si cerca di sopperire a ritardi che si sono trascinati nel tempo. Questo dimostra mancanza di programmazione e lungimiranza, nonché inaffidabilità: Regione Lombardia non può essere guidata da chi opera in questo modo».

Informazione politico elettorale

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU