Valle Olona - 28 dicembre 2022, 08:00

VIDEO. Energia, Gorla Maggiore ha risparmiato 100mila euro: «E l'investimento sulle rinnovabili continua»

Il sindaco Pietro Zappamiglio: «Siamo quasi a impatto zero per gli edifici pubblici. Ciò che risparmiamo viene reinvestito in contributi per le famiglie che vogliono installare in casa impianti fotovoltaici»

VIDEO. Energia, Gorla Maggiore ha risparmiato 100mila euro: «E l'investimento sulle rinnovabili continua»

In tempi duri a causa del caro bollette, il Comune di Gorla Maggiore ha risparmiato comunque 100mila euro in un anno. Questo perché ha cominciato a investire ormai sette anni fa sulle rinnovabili e continua a farlo.

Il sindaco Pietro Zappamiglio analizza la situazione energetica, sul fronte pubblico con uno sguardo anche al privato. Perché il problema energia affligge tutti, famiglie e aziende. «L'accordo sul price cap - premette Zappamiglio - ha fatto sì che scendessero a 82 euro a megawatt/ora i prezzi, considerando che in agosto si erano raggiunte punte di 340 euro. D'altro canto, nell'estate 2021 si era a quota 27 euro».

L'incertezza ci mette del suo, ieri sera ancora notizie sullo stop del gas russo proprio a chi ha raggiunto tale intesa sui prezzi. Una continua fluttuazione che rende tutto difficilissimo: «Le aziende sono in difficoltà, diverse fanno un lungo stop natalizio e c'è chi fa riflessioni sulla cassa. Colpite in particolare le energivore, come tessili, trasformazioni di materiale plastico, fonderie, cartiere».

Sul fronte del Comune, tuttavia, «ci sono misure che si possono attuare nel breve periodo». Molto si è investito sul fotovoltaico in questi anni e nel 2023 si vedrà questo frutto anche sulla scuola media.

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La prima via è stata e resta l'efficientamento degli edifici pubblici, a livello impiantistico come pure di involucro. «Sono stati installati impianti fotovoltaici - osserva Zappamiglio - con un totale di 170 kW, potenza suddivisa in 50 kW per la scuola materna, 20 per l'elementare, 10 per la media, 20 per il campo di calcio oltre a 10 di batteria di accumulo, 70 sulla palestra della scuola elementare a servizio del palazzo municipale». Non solo: il riscaldamento del Comune è garantito da un impianto ad energia geotermica: solo così 25mila euro vengono risparmiati in un anno. Fondamentale proseguire lungo questa strada, anche grazie ai bandi regionali.

Come si accennava, «stiamo anche accoppiando questi impianti fotovoltaici con un sistema di batterie, perché l'energia rinnovabile non è programmabile». L'esperienza di Gorla Maggiore - aggiunge - «è anche di chi da anni gestisce una centrale in discarica biogas con produzione di energia elettrica da cogenerazione. Con un duplice pensiero, guardando a ciò che accade in Europa, penso alla Francia che sta convertendo il biogas con il biometano, ma la legislazione non è premiale in Italia».  L'altro tema è rendere sempre più efficiente il sistema di motori per "bruciare" biogas e produrre energia elettrica, con eventuale recupero del calore: «Qui ci abbiamo pensato, ma la discarica è molto lontana dal centro urbano».    

Ampliando la riflessione, riflette Zappamiglio, serve un mix di energie. Ad esempio, l'idrogeno e su questo versante il Giappone insegna. Ma è pur vero che ha realizzato un impianto a Fukushima in due anni. Impensabile da noi? «In Italia c'è anche il tema della burocrazia, il legislatore ci deve ragionare» riconosce. Inoltre, «secondo me non si può fare a meno del gas - osserva - e una delle fonti di energia rinnovabile è il nucleare, quella veloce è il flottante, piccoli reattori che possono essere gestiti in mare in vicinanza delle cose e permettano di sopperire al fabbisogno di energia in tempi brevi».

Una cosa è certa: «Occorre partire da questo periodo di criticità per pianificare il futuro e ci vorranno degli anni. Il risultato dei lavori si vedrà nei prossimi decenni. Anche perché noi acquistiamo pannelli all'estero... Ecco, un altro tema potrebbe essere la conversione, per averli made in Italy». 

Come resta quello di fondo, dei comportamenti. Qui il Comune di Gorla Maggiore sta mandando ulteriormente il messaggio: ciò che risparmia viene reinvestito come contributo per le famiglie che vogliono installare in casa impianti fotovoltaici.

Ma. Lu.

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