La cura della persona - e anche dei suoi cari - fino all'ultimo. Fino al momento in cui il paziente può lasciare l'ospedale e tornare a casa o in cui purtroppo conclude la sua vita terrena. Due storie commoventi di gratitudine sono state condivise in questi giorni dall'Asst Valle Olona e riguardano il reparto di Malattie infettive a Busto Arsizio. Una delle Unità operative particolarmente provata da questi anni di Covid e due lettere arrivate costituiscono - ha detto la dottoressa Barbara Pariani - «un’ulteriore motivazione nel proseguire il nostro lavoro, nonostante le note difficoltà».
Sono due storie differenti, strette dal filo della riconoscenza appunto. Una riguarda un uomo arrivato in Italia dall'Ucraina dopo la guerra, invalido, e poi ricoverato in condizioni serie in reparto per un mese e mezzo. Ricorda la coordinatrice: «Con necessità di accudimento quasi totale. Compito che le due giovani figlie assolvono con dedizione ed impegno impagabili. Il signore è rimasto ricoverato nel nostro reparto fino al 16.9.2022 giorno in cui siamo riusciti a dimetterlo in condizioni di stabilità clinica».
Proprio allora, a medici e infermieri viene consegnato l'intenso messaggio «Voi siete delle persone meravigliose, vi siamo immensamente grati per la cura di nostro papà, per la vostra pazienza e prima di tutto professionalità. Per ogni volta in cui abbiamo detto: “sono la figlia di” e voi avete aperto la porta, sempre aprendola con gentilezza! Anche quando eravate incredibilmente stanchi, anche quando vi stavamo dando un sacco di fastidio. Grazie, grazie, grazie!». E le parole toccano davvero il cuore: «Per favore non dimenticatevi quanto siete stupendi in ciò che fate... Chissà dove ci porterà la vita. Forse un giorno anche noi avremo la possibilità di fare qualcosa per chiunque di voi. Ne saremo felici».
Ugualmente speciali gli auguri pervenuti dai familiari di un uomo di 93 anni lo scorso settembre.
«Purtroppo ancora nel 2022 si può morire di Covid, nonostante i vaccini e le cure oggi disponibili. Lo sanno bene i sanitari del reparto di Malattie Infettive. Quello che però è raro è ricevere la gratitudine dei parenti» sottolinea l'Asst Valle Olona.
Parenti che hanno voluto a loro volta consegnare una lunga lettera, piena di riconoscenza per quella «umanità senza pari» che hanno vissuto, in un reparto immerso in una fatica devastante in questi quasi tre anni. «Nella tragedia che ci ha travolto - hanno scritto - abbiamo avuto la fortuna che papà fosse ricoverato nel vostro reparto... Si sente parlare spesso di malasanità. Voi, al contrario, siete un'eccellenza».