Dopo due anni di stop finalmente torna a popolarsi il parco di Villa Tosi per la tradizionale messa degli alpini. Erano in tanti questa sera attorno al terrazzo della bella residenza di fianco al Museo del Tessile e di fronte alla sede degli alpini. Un’atmosfera suggestiva resa ancora più affascinante dalle luci di Natale ha accolto famiglie, giovani, alpini, simpatizzanti, tutti riuniti per scambiarsi gli auguri di Natale e ascoltare la messa celebrata da monsignor Severino Pagani.
«Questa numerosa platea – ha detto nell’omelia il prevosto – rappresenta l’intera città. Ci troviamo in un luogo significativo per allargare lo sguardo verso le strade di Busto Arsizio, verso la vita quotidiana. Tutti ci troviamo qui perché avvertiamo questo bisogno di unione solidale».
Un momento di ritrovo importante, come lo ha anche definito il presidente della sezione di Varese nonché corista del coro Monterosa Franco Montalto.
«Questa assemblea è di tutti noi – ha rimarcato monsignor Pagani – Abbiamo bisogno di una certezza, il sapere che Dio ci conosce e ci vuole bene, una certezza che si radica nel cuore e ci induce a un nuovo coraggio. Poi ci poniamo un interrogativo: abbiamo proprio bisogno di Dio? Di celebrare il Natale con il significato della sua origine? O forse bastiamo a noi stessi con la nostra scienza? Ricordiamoci che Dio è visibile in tre esperienze vitali: nell’esperienza dell’amore, del dolore e della fede».
Ad allietare la celebrazione, il coro Monterosa e il corpo musicale della Baldoria. E con una finalità ben precisa: «Quella di raccogliere fondi– ha spiegato Matteo Airaghi capogruppo della sezione di Busto Arsizio - per portare avanti l’iniziativa con la Croce Rossa dei pasti caldi per i senza dimora alla stazione di Busto Arsizio».
Tra la folla, anche il sindaco Emanuele Antonelli. Al termine della celebrazione, vin brulè e tè caldo per tutti.