Le note natalizie del Corpo Musicale Cassanese, il vin brulé degli Alpini, i Carabinieri in congedo e la Protezione civile a sorvegliare la situazione: si è svolta nella serata dell’8 dicembre, festa dell’Immacolata, l’accensione dell’albero di Natale a Cassano Magnago, nella rotatoria vicina al parco Falcone Borsellino (foto sotto).
Clima disteso, nonostante la decisione di sindaco e Giunta di non accendere altre luminarie.
Fra consiglieri e assessori presenti, circolava una convinzione: «Quelli che hanno da ridire si sarebbero fatti vivi anche se avessimo posizionato altre decorazioni. Peraltro, non siamo i soli ad avere fatto questa scelta: altri comuni hanno fatto lo stesso o ridotto sensibilmente le luminarie. Anche città turistiche».
Il sindaco, Pietro Ottaviani: «Ho ricevuto insulti, soprattutto dai cosiddetti leoni da tastiera. La nostra decisione è stata presa in base a ragioni precise che spiegherei ancora se, invece di insultare, chi critica fosse disposto ad ascoltare. Non me la sono sentita di confermare le luminarie in un momento che vede concittadini in difficoltà, anche per le bollette, e in Ucraina ci sono persone che subiscono gli effetti dei black out in una situazione di guerra. Risparmieremo circa 20.000 euro. Non è molto, ma è qualcosa e servirà per aiutare i più deboli. Non conta solo la cifra, conta anche lanciare un segnale, educare».