Domenica 27 novembre si è svolto “Cammina Foreste Urbane”, una camminata all'interno del Parco Alto Milanese organizzata da Legambiente Busto Verde in collaborazione con il Pam.
La camminata si è svolta per un tracciato di circa 4 km all'interno del Parco, accompagnati da Pietro Leotta naturalista, Stefania Scatigna lettrice ed appassionata Nordic Walker e Franco Prandoni esperto della via Fancisca del Lucomagno. Presenti anche Davide Turri, presidente del Parco Alto Milanese, Flavio Castiglioni e Matteo Mascheroni, consiglieri.
La camminata è stata importante, spiega Davide Turri, per valorizzare e far conoscere delle zone del parco che non sono tanto frequentate. «In particolare, abbiamo portato circa una sessantina di camminatori lungo le vie delle nuove piantumazioni realizzate nei primi anni 2000, che sono ormai cresciute e costituiscono un esempio di tipico di foresta della pianura lombarda.
All'interno di uno di questi boschi è intervenuta Stefania Scatigna, con una bellissima lettura dal libro “Troverai più nei boschi - manuale per decifrare i segni e i misteri della natura” di Francesco Boer relativa agli alberi, alle caratteristiche delle foglie delle piante, le cortecce, al significato dei semi come fonte di vita.
Tutto il cammino è stato scandito da piccole soste che sono state un momento di spiegazione delle caratteristiche della fauna e della flora fatte da Pietro Leotta, giovane e bravissimo esperto dei volontari della protezione civile, presenza fissa per le camminate all'interno del Parco Alto Milanese», sottolinea Davide Turri.
I camminatori hanno anche attraverso la via Fancisca del Lucomagno, un importante tracciato storico che parte dalla Svizzera ed arriva fino a Pavia.
«Durante la camminata ci siamo imbattuti in un punto con alcune lastre in cartongesso, scaricate giovedì notte nei pressi di via Mazzafame. Abbiamo chiesto al Comando della polizia locale di Legnano di verificare le immagini delle telecamere da poco posizionate dal Comune su diversi ingressi del parco. Provvederemo alla rimozione nei prossimi giorni, ma è ora che chi commette questi gesti irresponsabili, che costituiscono un danno per l'ambiente e una spesa a carico del parco e quindi di tutti, ne risponda», ammonisce Davide Turri.
Al rientro in sede è stata illustrata e spiegata una collezione di cortecce ed alberi dal nome “un albero per amico”, costituita da tronchi per ogni specie arborea, prodotta e allestita dalle Guardie Ecologiche Volontarie. «Proprio le GEV, in questo momento, non sono presenti nel Parco Alto Milanese - continua Flavio Castiglioni - ma il consorzio sta cercando di poterle recuperare in quanto importanti per l’educazione ambientale e per il controllo del parco».
La mattinata si è chiusa con una merenda.