Politica - 26 novembre 2022, 16:00

Regionali, Fratelli d’Italia Busto punta su Francesco Lattuada

Lo storico esponente della destra cittadina è la figura indicata dal circolo bustocco per il Consiglio regionale. Il “Checco” si era candidato anche nel 2018, ma oggi i numeri del partito sono vertiginosamente più alti. E, di conseguenza, le chance di approdare al Pirellone: «Questo perché abbiamo radicato Fratelli d’Italia sul territorio»

Regionali, Fratelli d’Italia Busto punta su Francesco Lattuada

All’indomani delle elezioni politiche, festeggiando la vittoria nella sede di via Daniele Crespi a Busto Arsizio (città in cui Fratelli d'Italia ha superato il 30 per cento), Francesco Lattuada faceva notare come nel sud della provincia il partito avesse lavorato meglio rispetto ad altre latitudini, senza però riuscire a portare nessuno a Roma per via della composizione delle liste.
Già allora era chiaro che il circolo presieduto da Massimiliano Nardi avrebbe voluto esprimere una candidatura per le regionali del prossimo anno.

E il candidato – che dovrà chiaramente ricevere il via libera dai piani superiori del partito – sarà proprio Lattuada. Il “Checco”, storico esponente della destra cittadina e coordinatore di collegio di FdI per la zona del Bustese, aveva partecipato in prima persona anche alle precedenti regionali. Ma nel 2018 i numeri dei meloniani erano nettamente più bassi.

Oggi il contesto politico – e le chance di approdare al Pirellone – sono ben diverse. Questo perché «abbiamo lavorato duramente in tutto il sud della provincia – afferma Lattuada – e abbiamo radicato Fratelli d’Italia sul territorio. Al di là del successo ottenuto grazie alla nostra leader, siamo riusciti ad aggregare. Il circolo di Busto, ad esempio, è quello che conta più iscritti della provincia di Varese. E qui alle politiche abbiamo avuto un grande successo, trainati anche da un Emanuele Antonelli, che è un nostro amministratore sia a livello cittadino che provinciale, e il suo lavoro ha sicuramente giovato al partito».

Da queste premesse nasce la candidatura: «Io mi sono proposto – spiega Lattuada davanti al gazebo allestito in via Milano – ma col pieno consenso del circolo cittadino, dei consiglieri comunali, del nostro sindaco. La voglia di fare l’ho dimostrata nel tempo. Faccio politica a Busto da trent’anni, sono transitato in tutto quello che è stata la destra in questo periodo, dal Movimento Sociale ad An, Pdl e infine Fratelli d’Italia. Busto è tra le città più importanti in Lombardia ed è giusto che in quell’assise ci sia qualcuno che la rappresenti».

L’exploit delle politiche, anche nei confronti della Lega, sarà replicabile il prossimo anno? «Credo di sì – risponde –. Fratelli d’Italia non è un fenomeno estemporaneo, come lo sono stati ad esempio i 5 Stelle. In dieci anni siamo cresciuti lentamente ma costantemente, radicandoci. Fdi è una riproposizione completa e completamente diversa della destra italiana. Giorgia Meloni ha il merito di proporre una destra nuova, che si innesta su una tradizione che parte dal secondo dopoguerra, inutile negarlo, ma riprende una forte vena sociale. Siamo un partito del popolo: le nostre sezioni sono frequentate anche dai ceti più bassi, che si ritrovano nelle nostre idee. E di questo siamo estremamente fieri. L’avvento di Fdi ha capovolto i paradigmi degli schemi politici».

In questi giorni tengono banco nel partito a livello provinciale le voci su un “avvicinamento” di Raffaele Cattaneo e dei centristi di Noi con l’Italia a Fdi. «Se n’è parlato – conferma Lattuada –. Per quanto mi riguarda, accogliamo Raffaele Cattaneo e il suo gruppo a braccia aperte, assolutamente. È una persona di valore ed esperienza. C’è un però: per le candidature, come è giusto che sia, se ne parlerà dopo un paio d’anni nel nuovo partito. Sarebbe una scelta precipitosa, per le regionali siamo in ritardo e onestamente sembrerebbe un’operazione che non gioverebbe né a Fratelli d’Italia né a un profilo alto qual è quello di Cattaneo».

Riccardo Canetta

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