Il ritorno verso l’auto, i frammenti di vetro sotto i piedi e, una volta alzato lo sguardo, l’amara scoperta: qualcuno ha rotto il finestrino del veicolo e ha frugato nell’abitacolo.
La disavventura riguarda il consigliere comunale e commissario cittadino di Forza Italia a Busto Arsizio, Orazio Tallarida.
Il quale esprime pubblicamente tutto il suo disappunto non tanto per il fatto in sé, ma per il luogo in cui è avvenuto: all’esterno di un istituto oncologico a Milano.
«Non mi interessa del finestrino. Non lascio mai oggetti di valore in macchina e l’assicurazione pagherà il danno, il punto non è questo», osserva Tallarida, che aveva accompagnato all’ospedale una persona a lui cara.
«Il fatto – afferma – è che sono certo che praticamente tutte le persone che avevano lasciato l’auto in quel punto sono pazienti oncologici o accompagnatori. E mi fa rabbia pensare che qualcuno sia così spregiudicato e non si faccia problemi ad accanirsi contro chi sta affrontando un momento così delicato».
Un gesto deprecabile che, per il luogo in cui è stato commesso, diventa ancora più odioso. E che non ha avuto come unico bersaglio l’auto del politico di Busto. «Vicino alla mia macchina – racconta infatti Tallarida – c’era una borsetta di tela, gettata per terra. Poco dopo ho scoperto che apparteneva a una signora a cui era stata forzata la serratura della portiera. Se ne è accorta tornando a recuperare un libro che avrebbe voluto leggere mentre si sottoponeva alla lunga terapia. È bruttissimo pensare che questa donna, già alle prese con la malattia, abbia dovuto sopportare anche questo disagio e questo stress».
La signora, peraltro, in un primo momento era anche spaventata. «Ho cercato di tranquillizzarla – dice ancora Tallarida –. Ma episodi spregevoli come questo, purtroppo non isolati, lasciano un grande amaro in bocca. Siamo davvero alla frutta».