Si era tenuto ieri l’incontro tra il sindaco di Fagnano Marco Baroffio, il dottor Enock Rodrigue Emvolo e il direttore di Asst Marino Dell’Acqua; sembrava tutto risolto - in positivo - dopo le frasi razziste apparse sui social nei giorni scorsi e le polemiche, ma il dottore oggi ha dato le sue dimissioni, comunicandole all'Ats e non presentandosi all'incontro a Fagnano con il sindaco e gli assessori, nel nuovo ambulatorio assegnatogli alla casa della comunità.
Il primo cittadino, insieme a Marino Dell’Acqua, doveva accompagnarlo oggi nel suo nuovo studio in via Gramsci, ma il dottore non è arrivato all'appuntamento, comunicando invece le sue dimissioni all'Agenzia di Tutela della Salute varesina. Ieri il dubbio del dottore era sul far coincidere il lavoro come medico di base con il tirocinio al pronto soccorso dell’ospedale di Varese (LEGGI QUI); oggi la rinuncia con la motivazione di voler proseguire gli studi di specializzazione in medicina di urgenza all'Università dell'Insubria, dice Baroffio.
Il messaggio del sindaco Marco Baroffio
Il sindaco Baroffio alle 18 ha postato un messaggio.
«AGGIORNAMENTI e nei prossimi giorni si spera la parola fine. Il dott. Emvolo ha rinunciato all’incarico, non per offese razziste o per i commenti pubblicati sui social, ma per poter proseguire gli studi di specializzazione presso l’Università Insubria di Varese.
CHE SUCCEDE ORA? Fino a venerdì 18 novembre torna come sostituto il dottor Montano.
E POI? Le autorità preposte (Ats) si stanno già muovendo per trovare una soluzione definitiva a questa faccenda e pare che nelle prossime ore si possa avere un quadro risolutivo. Da questa brutta storia, per la quale ho dedicato in questi giorni gran parte del mio tempo per difendere l’immagine del nostro paese, mi verrebbe da esprimere due desideri.
IL PRIMO È UN PO’ UTOPICO, la possibilità che commenti razzisti o semplicemente discriminati o offensivi non vengano mai più formulati.
IL SECONDO è quello di poter vedere il nostro paese famoso a livello nazionale, non per brutte pagine di cronaca ma per la sua storia, la sua cultura e la sua gente che in gran parte ha uno spirito di accoglienza e una volontà dedita ad aiutare il prossimo»