La Lega Pro dà il calcio d'inizio al nuovo format della serie C. E subito escono dettagli e commenti.
Il primo ad analizzare ciò che emerge è stato Nicola Binda: «Sei gironi da 10 squadre, le prime 5 alla seconda fase per poi fare i playoff a 27, le seconde 5 alla seconda fase per cercare di evitare i soliti playout. Molto interessante. Passerà?». Anche perché si guarda già alla prossima stagione.
Non ci sarebbero dunque le promozioni dirette e un elemento chiave sarebbe la vicinanza territoriale, questo anche per preservare e spingere i derby, che hanno un forte richiamo.
Il meccanismo è complesso e sarà ufficializzato, ora si è alla fase iniziale della proposta.
Nel comunicato ufficiale della Lega Pro, si afferma che si sono anticipati i tempi: «I sondaggi fatti ci dicono che c’è enorme attesa per il cambio della formula del campionato e noi in assemblea abbiamo proposto un nuovo format alle nostre società. Ora ci sarà tempo per discuterne con loro e pensare ad eventuali modifiche che saranno valutate nei prossimi incontri fino ad arrivare ad una versione finale. Se saremo bravi avremo l’opportunità di trasformare il tutto in una grande opportunità: non vogliamo perdere l’occasione di portare nuovi giovani spettatori allo stadio pigiando su un dato centrale, l’emozione. Tutte le volte che lo facciamo o lo abbiamo fatto l’esperimento è riuscito, vedi gli ultimi playoff».
Così ha detto il presidente Francesco Ghirelli al termine dell’assemblea di Lega nella sede di via Jacopo da Diacceto. Dopo le comunicazioni del presidente Ghirelli è intervenuto Alberto Colombo vice presidente di “European League” che ha spiegato l’organizzazione sportiva calcistica che rappresenta gli interessi delle Leghe nazionali professionistiche in Europa e che comprende anche la Lega Pro, considerata una delle più importanti a livello continentale con la forza che gli deriva dai suoi 60 club iscritti.
Le società di Lega Pro hanno esaminato ed approvato il bilancio consuntivo della stagione 2021/22 ed il preventivo economico della stagione 2022/23. Infine sono state approvate le percentuali per la ripartizione della mutualità generale.