Valle Olona - 24 ottobre 2022, 19:05

I volontari puliscono, ma due settimane dopo i sacchi non sono ancora ritirati

Botta e risposta a Castellanza tra l'ex consigliere Vialetto e l'assessore Caldiroli. «Non è un bell'esempio». «Azienda sollecitata, ci sono diversi materiali da smaltire nella maniera corretta»

I volontari puliscono, ma due settimane dopo i sacchi non sono ancora ritirati

«È doveroso ringraziare tutti i volontari che hanno donato parte del loro tempo per ripulire la città, ma è una vergogna che quanto è stato raccolto sia ancora ammucchiato a bordo strada a distanza di due settimane».

Queste le parole dell’ex consigliere Giuliano Vialetto che racconta come i rifiuti raccolti in occasione dell’iniziativa “Strade Pulite” non siano ancora stati rimossi e facciano ancora bella mostra di sé lungo via della Pace.

«La gente che passa per quella strada mi chiama e mi chiede di avvisare gli uffici competenti – spiega Vialetto – non sapendo che ormai non faccio più parte dell’amministrazione, e a me non resta che rispondere di contattare direttamente il comune. Quello che mi stupisce, però, è il fatto che siano passati ormai quindici giorni dall’evento e nessun abbia ancora rimosso i rifiuti; possibile che la giunta e gli assessori non abbiano ancora fatto presente la cosa agli uffici e all’azienda che si occupa della raccolta?».

La preoccupazione dell’ex esponente del gruppo Partecipiamo non è solo limitata al fatto che questi sacchi non migliorano di certo il decoro cittadino, ma si estende anche all’esempio che i castellanzesi possono trarre dal vedere i rifiuti abbandonati a bordo strada.

«È noto a tutti che a Castellanza abbiamo da tempo a che fare con un importante problema di abbandono dei rifiuti, che esempio sta dando in questo caso l’amministrazione ai cittadini? Non credo sia il caso di far vedere che anche il comune lascia sacchi e materiale da smaltire lungo le strade per settimane, anche perché ci vuole molto poco perché qualcuno decida di aggiungere al mucchio anche i sui».

A rispondere alle rimostranze di Vialetto è l’assessore Claudio Caldiroli, che sottolinea come il problema sia già stato notato dall’amministrazione e preso in carico dagli uffici, che stanno facendo il possibile per fare in modo che si risolva presto.«In occasione di “Strada Pulite” – precisa Caldiroli – abbiamo fatto ammucchiare il materiale raccolto in due punti lungo via della Pace, per facilitarne la raccolta; quando abbiamo visto che non era stata effettuata abbiamo avvisato prontamente l’azienda che si occupa dei rifiuti e il personale dell’ufficio preposto ha anche accompagnato gli esponenti di Sieco a fare un sopralluogo sul posto per vedere con che tipo di materiali si avesse a che fare».

Parte del problema, infatti, è che nelle aree verdi vicino alla strada i volontari hanno ritrovato rifiuti di ogni genere, dal normale sacchetto di plastica al più inusuale telaio di bicicletta, ed è necessario che ognuna di queste cose venga smaltita nella maniera corretta. «Nel corso di queste ultime due settimane – prosegue l’assessore Caldiroli – abbiamo più volte sollecitato l’azienda con tutti i mezzi a nostra disposizione, sottolineando come sia importante che la raccolta venga fatta il prima possibile, e la speranza è che tutto possa essere risolto in tempi molto brevi».

Il fatto che vi sia stato un intoppo nella raccolta dei sacchi posizionati lungo via della Pace, secondo Caldiroli, non deve essere interpretato in alcun modo come una scusa per abbandonare ulteriore materiale sul territorio cittadino. «È necessario che i castellanzesi inizino a dimostrare un po’ più di sensibilità nei confronti della città e dell’ambiente – conclude Caldiroli – quello che è accaduto non può essere una scusa per esacerbare i fenomeni di abbandono che purtroppo ancora troppo frequenti. Nelle aree verdi lungo la strada abbiamo ritrovato di tutto, alcune cose erano evidentemente state lanciate fuori dal finestrino della macchina, altre invece erano state lasciate lì di proposito, ed è importante che si inizi a capire che questi gesti non devono più essere un’abitudine».

Infine: «Quello che invece dovrebbe diventare un’abitudine è rispondere agli appelli come quello che è stato fatto in occasione di “Strade Pulite”, dove è spiaciuto constatare che solo un paio di castellanzesi hanno valuto partecipare all’iniziativa».

Loretta Girola

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