Economia - 24 ottobre 2022, 17:11

Ristorazione: non si arresta il successo delle ghost kitchen

Uno degli ultimi trend nell'ambito della ristorazione è sicuramente quello delle ghost kitchen

Ristorazione: non si arresta il successo delle ghost kitchen

Questo fenomeno, nato negli USA qualche anno fa, si è diffuso gradualmente in tutta Europa, arrivando anche in Italia, dove attualmente rappresenta una delle opportunità più interessanti del momento. Secondo gli ultimi dati disponibili, infatti, questa tipologia di business ha registrato un incremento pari al 59% rispetto al 2021.

Nel dettaglio, le ghost kitchen si differenziano dalla ristorazione tradizionale perché non prevedono un punto vendita fisico dove il cliente può recarsi a consumare oppure a ritirare il menù da asporto, ma si basano unicamente sul servizio di delivery.

Si tratta quindi di vere e proprie cucine senza affaccio pubblico, dalle quali partono le pietanze ordinate dai clienti. Queste possono essere trasportate avvalendosi dei servizi di consegna esterni oppure del proprio personale.

Naturalmente, come si legge anche nella guida che spiega come aprire una Ghost Kitchen redatta dagli esperti di Qromo, start-up italiana di riferimento nel settore food & tech, per avviare al meglio questo genere di attività è necessario avere fin da subito un’idea ben definita per quello che riguarda il menù.

In questo modo è possibile proporre sul mercato un’offerta competitiva e accattivante, con tutta una serie di vantaggi di cui si ha l’opportunità di usufruire adottando questo modello di business.

Quali sono i vantaggi di aprire una ghost kitchen

Uno dei primi aspetti positivi è legato all'abbattimento dei costi fissi aziendali: i laboratori di produzione non necessitano di essere posizionati in zone centrali, dove il canone d'affitto è decisamente più alto, e, grazie al fatto che non sono aperti al pubblico, vi è un forte risparmio sulla fornitura elettrica.

Un ulteriore elemento che contribuisce a rendere la gestione delle ghost kitchen molto più conveniente rispetto a quella dei locali tradizionali è il fatto che esse necessitano di molto meno personale per funzionare. Escluse le risorse che hanno il compito di cucinare, imbustare e consegnare il cibo, infatti, non vi è la necessità di assumere camerieri o lavapiatti.

Naturalmente, quando si decide di aprire un'attività di questo tipo è necessario seguire anche alcune accortezze. La più importante è legata alla scelta della tipologia di flotta di consegna alla quale affidarsi per trasportare il proprio prodotto ai clienti finali. È preferibile, infatti, affidarsi a un servizio interno rispetto alle flotte esterne che si caratterizzano per costi di commissione piuttosto alti.

Come ottimizzare la gestione della propria ghost kitchen

Per ottimizzare la gestione della propria ghost kitchen è possibile avvalersi di risorse innovative e all’avanguardia, come il software gestionale all in one messo a disposizione da Qromo, che mette a disposizione una serie di funzionalità con cui semplificare le attività e abbattere i costi.

Tramite la piattaforma di Qromo, infatti, è possibile creare e personalizzare il proprio servizio di trasporto a 360° e con un costo nettamente inferiore rispetto a quello dei normali servizi di delivery. Se per esso, infatti, l'importo aggiuntivo è parti ben al 35%, con Qromo è solo del 2%. Inoltre, è possibile avere pieno controllo sull'offerta culinaria e sugli aspetti grafici: il menù completamente digitale è multilingua ed aggiornabile in qualsiasi momento.

Ciò significa che si ha piena autonomia nella modificazione degli ingredienti, dei prezzi o degli orari di apertura, in modo da offrire un servizio sempre accurato e preciso. Qromo, che ha recentemente portato a termine il primo round con gli investitori con una valutazione pari a 1,5 milioni di euro, permette infatti di ricevere gli ordini e i pagamenti dei clienti direttamente sul proprio smartphone, rendendo così completamente interno tutto il sistema di ricezione e consegna dei prodotti.

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