«Andiamo in un campo storico, ma siamo sempre 11 contro 11, non dobbiamo avere paura di nessuno». Nella Vicenza che sfoggia un pubblico anche oltre i 7-8 mila spettatori nel suo stadio, la Pro Patria potrà usare il fattore campo a suo favore. Perché sono appunto, come dice l’allenatore Jorge Vargas, un campo, una squadra che hanno fatto la storia: «Siamo tranquilli, ho detto ai ragazzi che magari sarà lo stadio che porterà più pubblico della categoria, e dobbiamo andare a divertirci, con molta personalità».
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Qualche ricordo personale? Più di uno per il mister, e a dire il vero uno che cita con apparente tranquillità ma che rode ancora: quando all’85’, sull’uno a zero perse una marcatura e si ritrovò un gol degli avversari. Ciò che conta però oggi è avere una rosa più ampia con il ritorno di Vezzoni e Sportelli, mentre resta indisponibile Lombardoni.
Il Vicenza partito con il vento in poppa, ha poi dimostrato la maggiore grinta in casa, ma ha smarrito punti lungo la via in trasferta, quindi è a quattro punti di distanza della Pro. Anche qui calmi tutti, siamo ancora all’inizio, ammonisce Vargas, «stiamo facendo abbastanza bene, ci sono punti per continuare a scalare la classifica. Questa è una partita tosta, dura».
Si va però in Veneto con la soddisfazione di un turno di Coppa passato con il contributo cruciale dei giovanissimi contro l'Albinoleffe. Alle prime armi, come dice Vargas. Ma guerrieri, che ce la stanno mettendo tutta come gli altri tigrotti. E del resto, il mister ha voltato pagina già giovedì, come si deve, e il pensiero corre a fare una «buona gara domani». Con la consapevolezza però di essere sulla «strada giusta, non possiamo avere paura di nessuno». Neanche scendendo in campo a Vicenza domenica alle 14.30.
Indisponibili: Caluschi, Ghioldi, Lombardoni, Parker, Rossi.
Squalificato: Vaghi.