Dica 33: è il minuto in cui la Pro Vercelli ferisce la Pro Patria con tre attori, anzi quattro: Mustacchio, Perrotta, il palo e un attimo di disorientamento tigrotto. E tutto sembra drammaticamente in salita. Invece, lì i tigrotti tirano fuori tutto il cuore e prima con Saporetti, poi con Nicco negli ultimi minuti riafferrano una partita che sembrava perduta.
Gli istanti di tensione fuori dallo Speroni con “saluti” a distanza tra ultrà bustocchi e piemontesi entrano anche in campo ma con tono molto minore. Fatto sta che nel primo quarto d’ora c’è già un’ammonizione per parte. I tigrotti vedono un Brignoli costantemente sul pezzo, Nicco nel primo tempo apparso un po’ affaticato.
La Pro Vercelli sembra aver trasformato la delusione accumulata in questo inizio campionato in organizzazione più che furia, riuscendo a smontare spesso l’attacco tigrotto: aanza peraltro senza grande pericoli. Del Favero gestisce con tranquillità, in due tempi solo al 18’ con Calvano. Un minuto dopo, la risposta è firmata Nicco-Stanzani: la seconda occasione arriva a Piu senza che si realizzi. Perfido e allo stesso tempo tracciato nell’aria, il gol del vantaggio piemontese al 33’. La Pro Patria non trova la rabbia e la lucidità per reagire, d’obbligo i cambi subito al rientro in campo: attacco rinnovato con Chakir e Castelli al posto di Piu e Stanzani.
Anche “motorino” Ndrecka con i nuovi innesti sembra aver ritrovato la sua carica. Prima Ferri pericoloso, poi Castelli in due riprese e con un colpo di testa che fa sperare. Anche Chakir si fa notare: la Pro vuole riprendere in mano la partita, ma non ci riesce.
A due minuti dalla fine espulso Vaghi, a questo punto la partita si fa davvero in salita, a maggior ragione quando Brignoli finisce a terra: Bertoni entrerà al suo posto. Eppure sono proprio i minuti finali in cui tutto si capovolge grazie a un cuore pazzesco. Prima Saporetti a un minuto dalla fine, quindi Nicco decide di ricordare chi aveva segnato contro l'Atalanta giovedì scorso, con un super sinistro.
Una vittoria grazie a due colonne della Pro Patria? No, anche grazie a loro: una vittoria di puro spirito tigrotto, di una squadra che non ha voluto arrendersi. Anzi ha dato il meglio quando tutto sembrava perduto e il pubblico allo Speroni, pur nei suoi numeri non ricaricati dalla domenica, l'ha sentito e gridato.
AURORA PRO PATRIA 1919 – PRO VERCELLI 2 – 1 (0 – 1)
Marcatori: 33′ p.t. Perrotta (PRV); 44′ s.t. Saporetti (PPA), 46′ s.t. Nicco (PPA)
AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero; 2 Vaghi, 13 Boffelli, 4 Saporetti; 17 Citterio (12′ s.t. 21 Perotti), 10 Nicco, 8 Brignoli (42′ s.t., 25 Ferri (28′ s.t. 20 Gavioli), 3 Ndrecka; 7 Stanzani (1′ s.t. 30 Castelli), 27 Piu (1′ s.t. 26 Chakir).
A disposizione: 12 Mangano, 22 Cassano, 14 Bertoni, 16 Fietta, 18 Piran, 24 Caluschi, 28 Badnjevic. All. Vargas.
PRO VERCELLI (3-4-2-1): 12 Rizzo; 33 Silvestro, 4 Cristini, 5 Perrotta; 17 Iotti, 94 Saco (12′ s.t. 20 Louati), 23 Calvano, 32 Anastasio (24′ s.t. 21 Renault); 7 Mustacchio (12′ s.t. 38 Arrighini), 30 Vergara (20′ s.t. 11 Gatto); 99 Della Morte.
A disposizione: 1 Valentini, 26 Rigon, 2 Masi, 3 Gentile, 6 Corradini, 10 Comi, 27 Macchioni, 29 Iezzi, 40 Guindo. All. Paci.
ARBITRO: Leonardo Mastrodomenico di Matera (Nicola Morea della Sezione di Molfetta e Alessandro Rastelli della Sezione di Ostia Lido. Quarto Ufficiale Stefano Calzolari della Sezione di Albenga).
Angoli: 2 – 1.
Recupero: 1′ p.t. – 6′ s.t.
Ammoniti: Vergara, Perrotta, Gatto (PRV); Stanzani, Vaghi, Chakir, Brignoli, Nicco (PPA).
Espulsi: Vaghi (PPA) al 41′ s.t. per fallo da chiara occasione da gol.
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