È arrivato il giorno: Don Giovanni Patella lascia Busto Arsizio e la parrocchia di San Giovanni per andare a Busto Garolfo come vicario pastorale dove poi, probabilmente, diventerà parroco.
Una grande soddisfazione, per lui che ha passato 9 anni qui, ma anche per i fedeli e per Monsignor Severino Pagani che ha detto: «Oggi per noi, per la parrocchia di San Giovanni Battista, per tutta la città di Busto, è un giorno di grande festa, perché vogliamo salutare don Giovanni Patella, che dopo 9 anni di ministero nella nostra città ci lascia per un nuovo compito che gli ha affidato l’arcivescovo. È un giorno che è segnato sicuramente da grande gioia, perché vediamo don Giovanni che va ad assumere un compito più importante, carico di responsabilità più grandi, che del resto è capace di portare con grande generosità.» ma anche un po’ di dispiacere e già di nostalgia, ma sempre trovando il lato positivo: «Un giorno anche un po’ di tristezza, perché lo lasciamo. Ma quando uno diventa prete sa che i suoi confini sono sempre dilatabili per annunciare il Vangelo del regno di Dio. Lascia l’oratorio di san Luigi nella parrocchia di San Giovanni di Busto, lascia la pastorale giovanile della città ma diventa vicario pastorale, della parrocchia di Busto Garolfo, insieme assume la responsabilità della parrocchia di Olcella e della pastorale giovanile di Villa Cortese. Compiti importanti che lo vedranno impegnato nei prossimi anni. Importante sottolineare che questa nomina vede già all’orizzonte la nomina di parroco, perché vicario parrocchiale con diritto di successione a parroco.»
Monsignor Pagani ha anche fatto gli auguri per il futuro a don Giovanni: «Gli facciamo i nostri auguri, è sempre nella nostra preghiera e nel nostro affetto e attendiamo che faccia quei miracoli pastorali che ha fatto anche in mezzo a noi. Grazie Don Giovanni!» per poi lasciargli la parola.
Don Giovanni ha ringraziato Monsignor Pagani per le belle parole e ha poi detto: «Io, quest’oggi, ho grandi sentimenti di gratitudine perché sono stati 9 anni particolarmente significativi, molto intensi, densi, di incontri, di progettazione, anche pastorale, con gli oratori della città. Tanta gratitudine al Signore per l’incontro con don Severino, con i sacerdoti della città e della nostra parrocchia, tanta gratitudine per i collaboratori e le famiglie che ho incontrato in questi anni. Quello che mi sta a cuore è che il Signore possa benedire, accompagnare e sostenere tutte le centinaia di persone che ho incontrato in questi anni. Grazie!»
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