L'incontro con Giusepèn è sempre stimolante. Ha sempre pronta la battuta su fatti accaduti che hanno permesso di costruire "detti o proverbi" che oggi "resistono" nel cuore di chi ama il Dialetto Bustocco "da strada" e si capisce il perché.
Ecco la trovata di Giusepèn: "faghi non 'nparò al gotu, ma sa fo a rampegò" che in "traduzione" fa "non far apprendere al gatto come si fa ad arrampicarsi". Pensiamo un tantino al significato della frase e alla saggezza popolare che ha costruito il detto. Visto mai un gatto qualsiasi, quando si arrampica? Non parlo del micio pacioso che si fa accarezzare in casa dai suoi amici - che ha pronto il piatto con dentro le crocchette o uno dei prodotti "per gatti" succulenti che stimolano pure certi cristiani. Il "detto" si riferisce al gatto in azione; quando manifesta la sua "vocazione" di felino. Il gatto, appartiene proprio a questo ordine di natura; è un felino.
Ebbene, quando il gatto deve attaccare la preda … una lucertola, una mosca, un passerotto nel nido, deve dare fondo alle sue peculiarità di felino, con tanto di artigli innescati che libera dal pelo che li ricopre. Poi, il gatto si muove con rapidità, sfruttando la sua vista eccellente e la capacità di azione fulminea. Lo fa anche quando caccia i topi (suoi storici nemici) che accalappia, uccide, porta via , li mette in un posto sicuro per mangiarseli (forse sic- non ho mai visto un gatto a mangiare un topo).
Ecco quindi che a un gatto è impossibile "insegnare" come ci si arrampica, come è impossibile insegnare a un esperto, come deve comportarsi. Qui, di esempi ce ne sono a …. miliardi. Io mi limito a citarne qualcuno. Di solito, il "detto" si utilizza nei confronti del saccente o dell'esperto che vorrebbe "insegnare" a chi non sa, certi trucchi del mestiere. Però …. ecco l'errore, c'è chi non conosce e vorrebbe avere ragione e sparla, invece di parlare e dice unicamente fesserie.
Se dici a un amico come si pilota un aereo e l'amico è dell'Aereonautica ti ascolta, può solo rispondere "guarda che non è così come lo stai dicendo tu" - se vai dal sarto e gli racconti come nasce un vestito, ti direbbe …. no, non è così - se ascolti un Politico che ti parla di Economia, Sanità, Gestione e a malapena ha frequentato un Liceo qualsiasi, ti dona le sue "ricette", ma di fronte a un operatore di Borsa o a un Medico o a qualsiasi esperto di Gestioni, non sa come puntare alla giusta soluzione.
Quindi, "non fare insegnare al gatto come ci si arrampica", per il fatto che non conosci, non ti documenti, non ti appartiene lo scibile umano. Giusepèn è categorico: "ga ne'in giru tropi da esperti chi san naguta e che i pensan che i oltar in scemi" (ce ne sono in giro troppi di esperti che sanno nulla sulla materia e pensano di pontificare, pensando che gli altri sono scemi". Poi "anca sul libar ul Giusepèn un caiogn al ga u da dì, ma chel lì l'a'mparò un Bustoccu da laureò e non da chi l'e nassu Bustoccu, al pensea Bustoccu, al parlea Bustoccu e al vivea da Bustoccu". Il Dialetto Bustocco "da strada" lo si impara vivendo e non accalappiando termini alla rinfusa da Testi o Vocabolari in circolazione. Quindi, costoro "non devono far imparare al gatto come si arrampica".