Gallarate - 19 agosto 2022, 16:59

I vacanzieri senza vacanze e la chat presa d’assalto

Fanno discutere i disservizi subiti dai clienti di Esse Vacation, operatore turistico con sede a Gallarate. In chat, la rabbia e l’ansia dei delusi. Con defezioni che parlano di stress alle stelle, non compatibile con le situazioni familiari o di salute

I vacanzieri senza vacanze e la chat presa d’assalto

Clienti di Esse Vacation, tour operator con sede a Gallarate, costretti a rinunciare alle vacanze, a sostenere esborsi supplementari rispetto a quelli preventivati o finiti in strutture alberghiere completamente diverse rispetto a quelle concordate: il caso dell’agenzia finita, suo malgrado, sotto i riflettori continua a fare discutere. Non solo fra i lettori dei quotidiani.

Tony (che preferisce non rendere pubblici dati anagrafici precisi) è stato fra i primi a mobilitarsi, senza inizialmente sapere che la disavventura occorsagli nel periodo di Ferragosto era comune a molti. L’esperienza che sta vivendo si è rivelata ben più diffusa di quanto preventivasse. Nel suo caso, vacanza al mare, in località italiana, sfumata. Con conseguente stress personale per la mancata partenza, rabbia e preoccupazione per i dubbi sulla possibilità di rientrare delle spese sostenute, delusione della famiglia che pregustava un soggiorno all’insegna del divertimento e del relax.

«Nei giorni scorsi – racconta – osservando i social, mi sono accorto che altre persone stavano affrontando il mio stesso problema. Così ho pensato che avremmo potuto condividere le nostre esperienze, magari per farci sentire con una sola voce, più forte. Ho avviato una chat, immaginando quattro o cinque adesioni». Apriti cielo. Il passaparola è stato vorticoso, nel giro di pochi giorni gli ingressi si sono moltiplicati. I clienti scrivono da tutta Italia, portano la loro esperienza, pongono domande, si indignano, segnalano le azioni intraprese. «Ormai saremo più o meno 70», tira le somme Tony. Un numero “messo insieme” in così poco tempo da fare sorgere qualche dubbio (da verificare) sulle reali dimensioni del problema: Esse Vacation ha parlato di circa cento persone coinvolte, a causa di impegni non rispettati da parte di un fornitore.

Fonte di lamentela più diffusa, la difficoltà nel ricevere informazioni dall’operatore. Argomenti caldi: le diverse situazioni affrontate per ottenere rimborsi (a partire da quanto versato con bonifici), la necessità di sporgere denuncia alle forze dell’ordine, la scelta di ricorrere ad avvocati di propria fiducia, di rivolgersi collettivamente a studi legali o di coinvolgere associazioni per la tutela dei consumatori: i contenuti della chat compongono un mosaico confuso, fatto di rimostranze, difficoltà nel trovare il bandolo della matassa, ansia. Sì, anche ansia, dovuta, stando a molti messaggi, al non potere godere dell’agognato periodo in cui si ricaricano le batterie, alle incertezze sul recupero delle cifre versate, anche alla tristezza di bambini cui dovere spiegare che no, in vacanza per ora non si va.

«Uno dei problemi che stiamo riscontrando nelle nostre comunicazioni – rileva Tony – è che stanno partecipando anche persone che dovrebbero partire nei prossimi giorni. Dunque che non sono ancora certe di subire un torto». Così, i numeri si impennano. E se incominciano ad aumentare i messaggi di clienti che segnalano di avere ricevuto da Esse Vacation comunicazioni sull’avvio dei rimborsi, non mancano (ex)iscritti che mollano la chat. Magari per problemi familiari o di salute incompatibili con lo stress generato dalla situazione.

«Personalmente – conclude Tony – ho sporto denuncia. E basta scorrere i vari interventi per avere conferma che in tanti hanno fatto lo stesso. Speriamo di venirne a capo. Quello che ci è capitato è profondamente ingiusto».

Stefano Tosi

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