Valle Olona - 26 luglio 2022, 22:41

Olgiate, in Consiglio la protesta dei cittadini esasperati per le mosche

I residenti della zona nord del paese, al confine con Solbiate, hanno manifestato con dei cartelli tutto il loro malcontento per un problema che ormai si trascina da diversi anni

Olgiate, in Consiglio la protesta dei cittadini esasperati per le mosche

La seduta del consiglio olgiatese che si è svolta nella serata di martedì 26 luglio ha visto un pubblico molto più numeroso del solito.

I residenti della zona nord del paese, quella che confina con Solbiate, hanno voluto essere presenti per manifestare la propria esasperazione riguardo il problema delle mosche che ormai si trascina da numerosi anni (leggi qui).

“Non siamo cittadini di serie B”, “La Balina deve tornare residenziale”, “Mosche da vent’anni, serve un piano di prevenzione”; queste solo alcune delle frasi che erano presenti sui cartelli preparati dai cittadini che hanno voluto presentarsi in consiglio per chiedere al sindaco di intervenire in prima persona per risolvere il problema.

«Le disinfestazioni servono a poco – hanno spiegato alcuni residenti fuori dal Teatrino di villa Gonzaga – dopo un giorno le mosche sono ancora lì, e non possiamo nemmeno aprire le finestre senza che la casa sia invasa.

Ci vergogniamo a invitare gli amici a cena, i giardini non sono vivibili e i nostri animali sono letteralmente assaltati dalle mosche, non ne possiamo veramente più».

Lo scopo del gruppo di olgiatesi che si è presentato in consiglio è stato quello di instaurare un dialogo con il sindaco Montano, chiedendo il suo intervento e il suo impegno personale per fare in modo che si comprendano i motivi del problema e che si trovi una soluzione.

«Quello che chiediamo è l’intervento deciso e risolutivo del sindaco – hanno raccontato i cittadini - è lui che deve dare delle risposte, girare per il quartiere della Balina, accettare gli inviti dei cittadini che vogliono semplicemente offrirgli un caffè per fargli passare per 10 minuti quello che loro stanno passando da più di 20 anni».

In molti, infatti, nel corso degli anni, hanno chiesto al primo cittadino di recarsi personalmente nella zona interessata dal problema, per “toccare con mano” la situazione e dimostrare la propria vicinanza a chi sta vivendo questo importante disagio.

Non bastano, a parer loro, gli appelli a collaborare con l’amministrazione, fornendo segnalazioni agli uffici utili a risolvere il problema.

«Non ci serve un assessore che cerca di tenerci buoni o che ci dica cosa dobbiamo fare per segnalare come se fossimo degli Sherlock Holmes – hanno rimarcato – è il sindaco che dovrebbe farsi carico di questo problema, e fare quello che dovrebbe fare un primo cittadino: rappresentare al meglio i suoi cittadini.

Noi non puntiamo il dito su nessuno, non siamo noi che dobbiamo trovare l’origine di questo problema ma il comune e il sindaco.

Noi siamo dei semplici cittadini che da anni chiedono una risposta, senza mai ottenere nulla, ci sentiamo abbandonati da colui che dovrebbe salvaguardare la nostra salute e tutelarci e speriamo che con questo gesto lui si metta in prima linea a rappresentarci e a trovare la causa di questo problema».

Loretta Girola

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