«Il web non è niente di diverso dalla vita reale, è solo più estroso; anche qui, come accade altrove, i truffatori ci vogliono mettere fretta, per non farci prestare attenzione e non permetterci di ragionare, perché sanno che l’unico vero sistema per evitare di cadere vittime di queste situazioni è prestare attenzione».
Le parole del comandante della Polizia Locale Alfonso Castellone riassumono appieno il messaggio della serata che si è svolta lunedì 11 luglio all’interno del Teatrino di Villa Gonzaga, durante la quale è stato trattato in maniera molto diffusa il tema delle truffe e dei raggiri online.
Ad accompagnare il comandante Castellone e a parlare di “prevenzione delle truffe sul web e online” è stato Massimiliano De Cinque, che da anni si occupa di aiutare i cittadini a interfacciarsi più facilmente con il web e la tecnologia.
«Conoscere meglio questo tema – ha proseguito il comandante Castellone – ci permette di poter riflettere meglio su quanto sta avvenendo, evitando di farci prendere dall’agitazione e dal timore; è importante sapere quali sono le situazioni in cui potremmo imbatterci per essere preparati e prestare, lo ripeto, la massima attenzione, anche quando siamo all’interno delle mura della nostra casa».
Nel corso della serata, trasmessa anche in streaming sul sito del comune di Olgiate Olona, sono state presentate alcune delle più frequenti truffe online, come quella del famoso messaggio “ti ho visto in questo video”, l’altrettanto comune “pacco non consegnato o in consegna” o gli sms provenienti da Poste e banche che richiedono di resettare password o di inserire nuovamente i nostri dati personali.
La maggior parte di questi raggiri sono accomunati dalla presenza di un link sul quale viene chiesto di cliccare; è proprio questo link lo strumento utilizzato dai truffatori. Aprendo l’indirizzo contenuto in questi messaggi fraudolenti, infatti, è possibile che vengano installati programmi in grado di trasmettere i propri dati relativi all’identità o le password utilizzate per accedere ai diversi servizi.
Un altro rischio riconducibile a questi link sono le pagine a cui portano, che spesso richiedono di compilare questionari per “sbloccare il proprio accesso al conto”, “ritirare il proprio pacco” o “ricevere il premio vinto”; l’unico scopo è ancora una volta quello di raccogliere i dati sensibili degli utenti per poterli utilizzare a proprio piacimento.
Queste sono solo alcune delle truffe più comuni trattate durante la serata, molte altre avvengono ogni giorno e molte ne vengono inventate con altrettanta frequenza.
Come difendersi, dunque, da tutto questo?
«Per prima cosa non aprite mai i link che vi possono arrivare anche da fonti note e certe – ha spiegato Massimiliano De Cinque – senza prima averli verificati attentamente; nel dubbio fate una ricerca in rete o contattate direttamente chi ve l’ha spedito per chiedere informazioni.
Prestate sempre la massima attenzione a cosa scaricate, ai link che vi arrivano e alle pagine che vi chiedono di inserire i vostri dati; non fatelo in automatico, ma prendetevi sempre il tempo per analizzare attentamente la situazione».
Ci sono anche semplici comportamenti e abitudini che possiamo mettere in atto per rendere la vita dei malfattori più complicata.
«Non utilizzate lo stesso indirizzo e-mail per ogni cosa – ha sottolineato De Cinque – createne più di uno e utilizzate per le cose meno importanti un indirizzo diverso da quello che avete inserito nei siti istituzionali e in banca; potete anche creare un indirizzo temporaneo, se necessario.
Cambiate periodicamente le password, ogni 3 o 6 mesi, e createne di complesse, di almeno otto caratteri, alfanumeriche, con maiuscole, minuscole e caratteri speciali; ove è possibile prediligete la doppia identificazione, utilizzate firewall e antivirus e tenete aggiornati software e sistemi operativi.
Infine, resettate i dispositivi e rispristinate le impostazioni di fabbrica prima di smaltirli, perché altrimenti conterranno tutti i vostri dati personali».