Territorio - 23 giugno 2022, 11:13

Gallarate: ripulita la memoria di Clara Pirani Cardosi

Pietra d’inciampo imbrattata e tornata a lucido. Due su due: primo segno, dedicato a Vittorio Arconti, sporcato in tempi brevi. Stessa sorte per il manufatto all’angolo tra via Palestro e via del Popolo. Un'unica mano?

La pietra ripulita

La pietra ripulita

È di nuovo pulita la pietra d’inciampo che ricorda Clara Pirani Cardosi. A meno di 24 ore dall’imbrattamento, la mattonella posizionata all’angolo tra via Palestro e via del Popolo è tornata leggibile. Dopo che qualcuno ha cercato di offuscarla con pennarello blu. Dopo che qualcuno ha pensato di stendere un velo sulla vita di un’insegnante, di una moglie, di una mamma. Morta ad Auschwitz. La sua colpa? Le origini, ebraiche.

Nome, cognome, date di nascita e morte sono ancora sul posto, leggibili. E resteranno tali.  Le pietre d’inciampo sono monumenti in miniatura. Non squillanti. Ma, come tutti i monumenti, sono lì. Presidiano e ricordano. La pietra d’inciampo dedicata a Clara Pirani Cardosi è stata posta a Galllarate nei pressi della sua ultima abitazione. Un luogo non scelto, ma accettato. Da lì la presero, la sottrassero ai suoi cari, al marito e alle figlie, le imposero un lungo viaggio. Per ucciderla.

Chi ha macchiato la sua pietra si rende conto delle sofferenze che radicano la pietra, delle esperienze passate fra case e muri di Gallarate, delle voragini create in famiglia? All’arrivo sul posto, rapido, lo sfregio del pennarello risulta freso. Passa una famiglia extracomunitaria. Carnagione scura e accento sul portoghese, probabilmente sono brasiliani. «No – dicono – non è possibile, hanno fatto questo…». Il giorno dopo, al bar che sta a pochi metri: «Brutta cosa. Sicuramente non sono stati nostri clienti. Chiudiamo presto, certi gesti si noterebbero. Incredibile».

Il luogo è frequentato, anche da giovanissimi. C’è la scuola Majno, c’è il teatro del Popolo (gestito dal conservatorio Puccini, un’eccellenza), c’è la sede di Auser: un vero polo sociale e culturale. Ma la pietra d’inciampo è stata violata. Rachele e Margherita (i nomi di fantasia li scelgono loro, 14 e 13 anni) non sono molto loquaci. Ma hanno le idee chiare. Sapete che qui c’è una pietra d’inciampo? «». Sapete a chi è dedicata? «Sì, a un’insegnante». Sapete che è stata imbrattata? «Lo ha fatto qualche stupido». Avete parlato, a scuola, della Shoah? «Sì». Quale scuola frequentate? «Questa». Indice puntato sulle Majno.

Anpi ringrazia Stefano Rizzi per avere provveduto alla pulitura. Lucidare la memoria serve.

Stefano Tosi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU