Calcio - 14 giugno 2022, 07:33

Pro Patria, tutte le donne della presidente

Dalla guida al main sponsor (che sarà San Carlo istituto clinico) decisiva l'impronta femminile. Gestendo il ritorno del 100% delle quote Patrizia Testa ha voluto riconoscere l'impegno e la passione di Stefania. Ma forte è anche la gratitudine verso altre figure fondamentali. E verso lo staff e la squadra che hanno lottato per restare in C

Stefania Salmerigo, Patrizia Testa e Sara Tosi

L'assemblea è terminata, la nuova guida della Pro Patria è chiara definitivamente: presidente torna Patrizia Testa, sua vice la figlia Stefania Salmerigo, ma il peso delle donne è ancora più netto di quanto possa sembrare e Testa non lo nasconde.

Non è ancora il momento dei commenti appena dopo l'assemblea straordinaria dei soci ieri, la vicenda resta dolorosa e occorre concentrarsi sul lavoro: otto mesi fa lei vendeva il novanta per cento delle quote a Sgai, poi ecco la vicenda giudiziaria che colpiva il consorzio napoletano e il bivio: o la messa in liquidazione o la ricapitalizzazione da parte della socia di minoranza che poi significava riprendersi la Pro, completamente, come è avvenuto.

C'è un'altra strada delicata: quella che allontana Patrizia Testa dal consiglio comunale di Busto, dove la presidente era stata eletta. Le dimissioni, vista l'incompatibilità, sembrano l'unica scelta in questo momento. Ma intanto Patrizia Testa ha voluto mandare dei segnali. Uno vede al centro sua figlia, Stefania.

I volti della forza

Perché nel cda, perché vicepresidente? Perché Stefania che quest'anno ha vissuto le alterne sorti della squadra, i momenti bui e quelli di speranza, le trasferte angoscianti e quelle da sogno, lo meritava: questa giovane donna ha seguito, ha sofferto, ha gioito con una presenza costante e appassionata ma anche con lucidità. C'è stata, anche quando il termometro dei tifosi rilevava temperature antartiche.  

Ma Patrizia Testa non può che ringraziare altre donne determinanti in questo percorso durissimo, all'interno della famiglia prima di tutto e non solo. Sua sorella Daniela, per la quale ha un pensiero speciale, perché è sempre stata presente a sua volta, pronta a offrire un sorriso, un incoraggiamento. La mattina che si partì verso la trasferta playoff di Lecco, Daniela c'era e così al ritorno ad accogliere i tigrotti trionfanti. Non si può gridare, perché non è nel suo stile, ma è così. E riservato è anche lo stile di Francesca, figlia di Patrizia, ma la sua fedeltà al progetto è una certezza. Non c'è bisogno di certificarlo in ruoli, la gratitudine però scorre.

Come verso colei che è stata annunciata come main sponsor da Patrizia Testa. Sara Tosi, amministratore delegato del San Carlo istituto clinico. Una donna e un'imprenditrice che si è presa cura in crescendo della società tigrotta, arrivando con altri a esporsi per creare una cordata e cercando di riprendere la Pro per salvarla dalla sparizione. 

Poi la strada ha preso un'altra direzione e ha riafferrato le redini Patrizia Testa, che però ha lanciato un appello alla cordata. Sara Tosi ha risposto con questa forza silenziosa e leale.

Il gruppo che ha lottato sempre

La Pro si deve rimettere in marcia a passo spedito. Mancano otto giorno ai termini per l'iscrizione e poi c'è tutto l'assetto tecnico da mettere a fuoco, partendo dall'allenatore che non può essere Sala a causa del patentino. Lo staff è al lavoro per bruciare le tappe da ogni punto di vista: c'è un fuoco rinnovato e questo lo si deve anche alle donne della Pro Patria.

Ma non si può dimenticare, e non lo fa la nuova governance, che se tutto questo è possibile, è perché c'è un gruppo che ha tenuto duro: dal direttore Sandro Turotti a tutto lo staff e alla squadra. Siamo salvi sul campo solo a loro che si sono rialzati nella tempesta e hanno mantenuto la Pro Patria in C. 

Adesso la salvezza è anche fuori dal terreno di gioco e si può lavorare insieme.

 

Marilena Lualdi


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