«Bianca mi ha dato un esempio di bontà, amore e gioia e mi ha lasciato un compito: aiutare gli altri bambini».
Lo dice Franca Carnaghi, mamma di Bianca Garavaglia e fondatrice col marito dell’associazione che porta il nome della figlia. E che in 35 anni di storia di bambini ne ha aiutati davvero tanti.
Oggi a Busto Arsizio si festeggia il compleanno speciale di questa realtà che offre sostegno concreto ai progetti di ricerca, cura e assistenza nell’ambito dei tumori di bimbi e adolescenti.
E si festeggia in grande stile, con giochi, attività e picnic al parco Sempione (leggi qui).
Mille le box-gourmet con panini e altre sfiziosità prenotate: tutto il ricavato servirà ovviamente per sostenere la ricerca.
All’apertura della giornata di festa c’erano autorità, forze dell’ordine, ma soprattutto tante famiglie con bambini che si sono cimentati con i giochi di una volta, palloncini, l’accademia del volo con la mongolfiera di Volandia, attività con i vigili del fuoco.
Merito anche di aziende e sponsor del territorio. Ma merito, innanzitutto, dell’associazione nata nel 1987 per volontà di Franca e Carlo Garavaglia, genitori della piccola Bianca, colpita a sei anni da una rara forma di neoplasia allora non curabile.
Mamma e parà hanno trasformato il dolore in speranza, iniziando a offrire supporto finanziario e operativo alla struttura complessa di pediatria oncologica della Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori di Milano.
Oggi questa realtà è conosciuta e stimata a livello nazionale.
«Vorrei proprio che l’associazione smettesse di essere necessaria, perché vorrebbe dire che il cancro nei bambini sarà stato sconfitto – è l’auspicio di Franca Garvaglia Carnaghi –. Ringrazio aziende, forze dell’ordine e tutte le mamme e i bambini che sono intervenuti. Vi chiedo di sostenerci, perché la ricerca è la cosa più importante».
Il sindaco Emanuele Antonelli, con il cappellino col fiore verde e fucsia simbolo del sodalizio, ha rivolto un pensiero a Bianca: «Il dolore dei familiari non può finire – ha detto – ma Bianca ha fatto un grande miracolo. E voi genitori e tutti i volontari avete fatto crescere questa associazione a livello nazionale».
«L’associazione e la nostra struttura sono ormai strettamente legate – ha affermato Stefano Chiaravalli, dirigente della pediatria oncologica dell’istituto nazionale dei tumori di Milano –. Abbiamo bisogno di queste realtà e di chi le sostiene. L’associazione ha saputo adeguarsi ai cambiamenti della medicina, sostenendo cose che 35 anni fa erano inimmaginabili».
«Associazione fantastica – ha sottolineato Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità di Regione Lombardia –. Queste realtà, insieme agli enti locali, rappresentano il cuore che batte e la linfa della ricerca».
«Ringrazio la lungimiranza che questa associazione ha avuto nel comprendere che la malattia non riguarda solo il problema sanitario – ha osservato l’eurodeputata Isabella Tovaglieri – ma anche quello sociale e quello psicologico chi sta attorno al paziente».
«Mi fa piacere vedere tanti bambini fare attività in uno dei nostri numerosi parchi. Lo sport è una parte importante dell’educazione dei più giovani», ha aggiunto l’assessore allo Sport Maurizio Artusa, mentre la collega delegata all’Istruzione Daniela Cerana ha parlato di «buone pratiche educative», cui è andato anche il plauso dell’assessore alla Mobilità Salvatore Loschiavo.