«Obiettivo numero uno, il lavoro. Questo è il primo di una lunga serie di interventi. Abbiamo un milione di euro come fondo per il reddito di cittadinanza. Voglio spenderlo fino all’ultimo centesimo. Poi non dimentichiamo i profughi ucraini che hanno bisogno di lavoro». Così l’assessore all'inclusione sociale Paola Reguzzoni non si è tirata indietro di fronte alla proposta di Abici, la cooperativa di formazione professionale che ha chiesto all’amministrazione comunale un sostegno per i corsi per assistente familiare e baby-sitter dedicati ai cittadini ucraini con regolare permesso di soggiorno e ai residenti inviati dal Comune.
Così in tandem Comune, Abici in collaborazione con Domina (l’associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico) organizzano per il mese di giugno dei corsi gratuiti per colf, badanti e baby sitter. Un full immersion di 74 ore a partire dal 6 giugno a villa Tovaglieri fino al 26 luglio, tre giorni alla settimana, otto ore al giorno, quattro al mattino e quattro al pomeriggio, per un totale di 74 ore così divise: 40 per il corso colf generico polifunzionale e 34 per quello di specializzazione per badante o baby-sitter.
«Questo non è un lavoro di serie B – precisa la responsabile di Abici Roxana Hernandez – Sono attività molto richieste. Durante il Covid queste figure sono state indispensabili per curare i bambini e gli anziani. Sarà un corso molto pratico e offre la possibilità di acquisire la qualifica. È obbligatoria la frequenza per l’80 per cento delle ore e al termine queste figure riceveranno un attestato e saranno in grado di proporsi e cercare un lavoro. Ci saranno materie inerenti all’economia domestica con una docente di Genova, argomenti giuridici, psicologici, medici, infermieristici, di fisioterapia, sulla sicurezza, la nutrizione».
Il corso sarà arricchito da un modulo formativo aggiuntivo per la lingua italiana utile per l’inclusione e attinente al lavoro domestico. Verrà attivato con un minimo di 15 partecipanti. Gli oneri per la realizzazione sono completamente sostenuti da Abici assistenza punto Domina. I corsi sono rivolti anche ai cittadini di Busto Arsizio disoccupati e senza esperienza, per incentivarli a reinserirsi nel mondo del lavoro. A copertura delle spese, l’amministrazione ha previsto un contributo di oltre 7mila euro.
Le 40 ore del corso di colf generico mirano a sviluppare le competenze di base e specifiche per accrescere il valore delle professioni di aiuto e fornisce una base teorica, pratica e metodologica per svolgere al meglio il proprio lavoro di aiuto in famiglia. Quello per badante (34 ore) punta a qualificare al meglio coloro che assistono gli anziani e le persone diversamente abili e quello di baby-sitter (34 ore) i bambini.
«Crediamo molto in questo progetto – precisa l’assessore – considerando anche la difficoltà a reperire educatori e personale specializzato nel settore dei diversamente abili e degli anziani. Se a questo si aggiunge il dato che in prospettiva la popolazione invecchia e le famiglie tendono sempre più a favorire la permanenza degli anziani in casa e l’autonomia dei ragazzi speciali, il corso diventa di fondamentale importanza».