Chi se l'aspettava? Giusepèn e …. Mina! con un pizzico di civetteria che non guasta. Giusepèn racconta di avere appreso della nascita della signorina Anna Maria Mazzini (poi diventata Mina) appena sentita alla TV con Pippo Baudo. Giuseppino (classe 1926) e Mina (classe 1940) avevano un destino differente, sotto lo stesso cielo di Busto Arsizio.
La TV era agli albori, allora. E Mina ha cominciato a cantare negli anni '60 in una trasmissione con Pippo Baudo a presentare. Poi, l'esplosione del talento di Mina, con uno stile particolare; quello di una giovane spigliata, dall'ugola potente che sprizzava energia da tutti i pori.
Perché ne parli adesso, Giusepèn? - "parchè u sentù dì che Mina l'a ga oiea pocu a dì ca l'e nassua a Busti" (Mina è un po' renitente a dire che è nata a Busto Arsizio) "e mèn àa faghi capiì che pur vessi tusa da genti da Cremona, le l'e da Busti …. s'a scapa non" (devo farle comprendere che pur essendo figlia di gente di Cremona, lei, la Mina figura tra i nativi di Busto Arsizio; non si scappa).
Dico a Giusepèn che "n contu l'e di da nassi a Busti e 'noltar contu l'e dì da vessi da Cremona" (un conto è dire di essere nati a Busto Arsizio e un altro conto è dire di essere nati a Cremona). Giusepèn ha un diniego eloquente, ma non vuole fare polemiche. Però, un cruccio ce l'ha e quando ha letto la mia piccolissima intervista a Mina è quasi sobbalzato dalla poltrona.
Non sto lì a spiegargli il "come" e il "quando", ma Giusepèn sa (per averlo letto nel libro con titolo "ul Giusepèn") che il dialogo fu giusto il tempo per essermi presentato "sono di Busto Arsizio" a cui seguì da parte di Mina, una succinta, ma gloriosa risposta "anch'io sono nata a Busto Arsizio".
"u passò 'na vita a dighi parulasci a chèla lì che l'a sa racorda non da di ca l'e nassua a Busti. ma dopo l'ù perdunòa" (ho trascorso una vita a dire all'indirizzo di Mina, delle parolacce, poiché non si ricorda di dire, dove è nata, ma, col passare del tempo, l'ho perdonata).
Vorrei insistere nel discorso, ma vedo lo sguardo di Giuseppino che s'è corrucciato. "Mèn in duà ca sa nassi al disu cunt'unui ca som da Busti" (io, dove vado, dico con onore che sono di Busto Arsizio). Lo so (gli dico) ma vorremmo veramente che tutti lo facessero senza pensare che a non farlo si è snob. E ciò non è bello. Poi, il discorso scivola su un altro Grande nato a Busto Arsizio: Uto Ughi, grande per il suo talento, la serietà della sua Persona e l'attaccamento a Busto Arsizio. Dico a Giusepèn che ho due ricordi particolari su Uto Ughi e glieli snocciolo con entusiasmo. Prima copertina della Rivista l'Informazione (gennaio 1995 - dopo la fusione di Busto Sport sorto nel 1980 e La Scelta) dedicata proprio al Concerto di Uto Ughi in Basiilica San Giovanni - durante una visita a Venezia sento chiamarmi con tanta enfasi. Era Uto Ughi che mi aveva riconosciuto e discorremmo proprio nei pressi del ponte di Rialto. Uto Ughi confessò che non è andato tutto liscio il suo …. divenire a Busto, ma dal successo di quel Concerto, lui comprese quanto in città fosse amato. Per me fu una grande gioia. Per Uto Ughi, pure e ne seguì altri due concerti per poi "perdersi" nel meandro dei suoi impegni nelle varie città del Mondo. Giusepèn sorride. Mina e Uto Ughi …."du brai fioeu" (due bravi ragazzi) …. sotto il cielo di Busto Arsizio.