Attualità - 12 maggio 2022, 16:28

Mia Martini e quella tesi a dimostrare che la sua “musica” vive ancora 27 anni dopo

Al cimitero di Cavaria con Premezzo un breve e sentito momento di ricordo della cantante scomparsa il 12 maggio 1995. Tanti i fan e una sorpresa: una tesi che dà forza al suo messaggio contro ogni sopruso

Mia Martini e quella tesi a dimostrare che la sua “musica” vive ancora 27 anni dopo

In occasione del 27esimo anniversario della morte della cantante, Mia Martini, questa mattina il Comune di Cavaria con Premezzo ha organizzato, come ogni anno, un piccolo momento di ricordo al cimitero del paese. Presenti il sindaco, Franco Zeni, e Suor Laura Fontana, grande amica di Mimì.

Tanti i fan che hanno voluto ricordare la cantante, già prima dell’orario di apertura, fuori dal cimitero, intonando le sue canzoni più famose per renderle omaggio.
Il sindaco, Franco Zeni, ha detto: «Purtroppo non abbiamo potuto dare lustro a quest’artista in questi anni per la pandemia e le varie cose che sono successe, quest’anno oltre a questa piccola cerimonia per ricordare, dopo 27 anni, la morte di Mimì, avremo un concerto. Per il Comune di Cavaria con Premezzo ha portato un po’ di conoscenza e soprattutto avere un’artista di questa levatura nel nostro cimitero è qualcosa che ci porta ad essere un paese dedito all’arte e alla musica. 27 anni fa è scomparsa una testimonial dell’italianità del mondo. Ma soprattutto non è scomparsa una persona che aveva la musica nel sangue, lei era musica. Cantava se stessa, la sue idee, il suo essere una persona e soprattutto una donna».

Suor Laura, invece, l’ha voluta ricordare così: «La corona d’alloro che vedete sulla sua tomba è di una ragazza che ha fatto la tesi su Mia Martini, di cui ho fatto la prefazione approvata dall’Università di Firenze. Se un’Università approva una tesi su di lei, è perché lei vive ancora».
Suor Laura ha voluto leggere un estratto della tesi: «In piedi, signori, davanti a una donna, per tutte le violenze consumate su di lei, per le umiliazioni che ha subito, per l’intelligenza che avete calpestato… Per la sua liberà che le avete negato, per le ali che le avete tarpato, per tutto questo ed altro ancora… In piedi, Signori, in piedi… Davanti a Mia Martini».

Una sorpresa anche per il sindaco: «Era una grande persona e una grande donna, che ha sempre denunciato il problema del sopruso femminile e che purtroppo è stata ascoltata ben poco. Le sue canzoni sono ancora attuali. Ho avuto la sorpresa di questa tesi, che sicuramente vorrò leggere».

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Michela Scandroglio

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