Politica - 28 aprile 2022, 09:05

Elezioni a Cassano Magnago: inedito sfogo di Nicola Poliseno

Dieci anni alla guida della città, il primo cittadino si divide fra ultime incombenze amministrative e mediazioni politiche in prospettiva elezioni comunali di giugno. Ma, evidentemente, qualcosa non va

Nicola Poliseno sta per concludere il suo secondo mandato da sindaco a Cassano. E si misura con un contesto politico problematico

Nicola Poliseno sta per concludere il suo secondo mandato da sindaco a Cassano. E si misura con un contesto politico problematico

Il centrodestra, a Cassano Magnago, in vista delle prossime elezioni amministrative, parte da una posizione di forza. Anni di governo della città, un potenziale raccolto e sviluppato con il cosiddetto “Metodo Cassano”. Una formula che sacrificava le etichette di partito, senza mortificarle, per raccogliersi intorno a un nome. Quello di Nicola Poliseno. Sindaco, figura capace di progettualità e mediazione, per dieci anni al timone. Ora occorre valicare quella esperienza: il primo cittadino uscente non può ricandidarsi per succedere a se stesso. E gli equilibri, evidentemente, si disallineano. A Poliseno, che non si è mai chiamato fuori dall’agone ma ha confermato e ribadito l’evolversi della sua posizione, è stato chiesto di confrontarsi con persone, anime, culture, sensibilità del centrodestra. Per fare sintesi, per confermare la forza dispiegabile nella corsa verso le urne. Raggiunto al telefono un paio di giorni fa, dichiarava: «Prima, da sindaco, porto in Consiglio comunale il bilancio (l’appuntamento è per oggi,ndr), poi discuto, anche con la stampa, di politica ed elezioni». Qualcosa, evidentemente, è andato storto. I rapporti con la Lega, mutata quanto ad anima e persone, contano. Di seguito, il messaggio rilasciato sui social, nella serata di ieri, 27 aprile, in anticipo sull’appuntamento con l’assemblea civica. Annunciati ulteriori confronti sui programmi.

Sono sempre stato un mediatore in questi anni e nessuno può accusarmi di essere una persona che ha poca pazienza o poca voglia di trovare soluzioni. Però adesso il limite è stato superato. Non tanto per la mia persona (...ho sempre seguito le indicazioni del gruppo che mi sostiene) quanto per le persone che da anni mi seguono e mi aiutano nel mio lavoro quotidiano. Sia chi fa parte direttamente del gruppo, sia tutti i cittadini che quotidianamente mi danno suggerimenti preziosi e indicazioni.

Ieri sera ennesimo vertice del centrodestra cassanese, dove ho cercato di trovare una quadra per rispetto soprattutto dei partiti provinciali che ci hanno chiesto di trovare una soluzione unitaria. Si era concordato con i presenti che, nonostante il pressing, quanto detto nella serata non sarebbe stato subito riferito alla stampa per evitare ricostruzioni di parte (...ovviamente della "parte" che avrebbe parlato ai giornalisti). Purtroppo qualcuno non ha mantenuto l'accordo e ha raccontato ai media ricostruzioni solo in parte corrispondenti alla realtà.

A questo punto non ci sto a passare per folle e per uno che butta nomi nel pallottoliere a caso, per "bruciarli" o nella speranza di elomisanare un "si". Vi racconto in sintesi la mia posizione e quanto detto al tavolo di ieri. Al tavolo ho portato come nome, per la candidatura a Sindaco, quello di PIETRO OTTAVIANI (...un civico senza tessere di partito che quasi tutta Cassano conosce e non necessita quindi di grandi presentazioni). È il nome che la STRAGRANDE MAGGIORANZA DEL MIO GRUPPO ha sostenuto nei nostri incontri. Mentre Fratelli d'Italia (che amministra con noi il Comune da 10 anni e apprezza l'operato di Pietro) ha detto che non avrebbe problemi a sostenerlo, la Lega ha chiaramente detto che a loro quel nome non sta bene. Posizione ovviamente che rispetto, ci mancherebbe, ma non la rispetto più di quanto rispetti il lavoro e le persone che compongono la mia squadra.

Pensare che adesso le segreterie provinciali, da esterne al contesto cittadino, possano trovare un "Papa straniero" che possa mettere d'accordo tutti lo trovo improbabile. Rispetto il loro lavoro ma so bene che non possono fare miracoli. E poi, ancor prima dei partiti e dei vari gruppi, ci sono i cittadini. A loro poco importa se il nome scelto possa essere garante dell'unità della coalizione... a loro interessa che il prossimo Sindaco sia la persona giusta per guidare la Città. Ripeto che per quanto riguarda me e il mio gruppo questa persona è PIETRO OTTAVIANI.

Ora qualche giorno di incontri con altri sostenitori della candidatura e soprattutto un proficuo confronto sui programmi che, a mio giudizio, sono ancor più importanti dei nomi. Di solito non parlo di temi politici sui social, ma mi sembrava il modo più veloce per far conoscere a tutti la realtà.

Stefano Tosi

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