Busto Arsizio - 26 aprile 2022, 09:11

Vavassori: «Mio figlio è in ospedale». Poi anche Ivan rassicura: «Sono vivo, grazie a tutti per il supporto»

L'ex patron della Pro Patria lo conferma a Repubblica: poche parole che però danno speranza dopo ore di ansia. Poi il messaggio del giovane: «Ho la febbre molto alta, alcune ferite ma niente di rotto»

Ivan Vavassori

Ivan Vavassori è vivo. Attualmente è ricoverato. Poche parole, quelle pronunciate da papà Pietro, che danno speranza dopo ore di ansia per il giovane, ex portiere di Pro Patria, Legnano e Bra, andato a combattere in Ucraina.

«Ivan è vivo, è in ospedale» il messaggio prezioso pronunciato dall'ex patron della Pro Patria e titolare di Italsempione, a Repubblica. E qualche ora dopo sarà lo stesso Ivan a rassicurare con una storia su Instagram.

Il trentenne, figlio adottivo di Pietro e di Alessandra Sgarella, sequestrata nel 1998 e rimasta prigioniera per nove mesi della 'ndrangheta, e poi morta di malattia nel 2011, si era arruolato come volontario per andare a combattere a fianco degli ucraini. Il giovane, di origine russa, aveva raccontato ciò che accadeva con video e foto, poi nel weekend l'allarme di chi gestisce le sue pagine social: «Forse era su un convoglio distrutto dai russi. Stiamo provando a capire se è sopravvissuto».

Tanta preoccupazione e tanto dolore, poi uno spiraglio con un successivo annuncio fino alle parole di papà Pietro.

Ma poche ore dopo ecco il messaggio di Ivan, che prima di tutto tiene a esprimere la sua riconoscenza: «Grazie a tutti per i messaggi di supporto che mi avete mandato. Sono vivo, ho solo la febbre molto alta, alcune ferite in varie parti del corpo ma per fortuna niente di rotto. Grazie ancora».

 

Redazione